Montecarlo incorona Djokovic, per Fognini semifinale agrodolce

Atp Montecarlo. Il Principato di Monaco ha trovato il suo nuovo leader ed è Novak Djokovic. Dopo 8 anni arriva il cambio di testimone, Rafael Nadal infatti non riesce nell’impresa e, dopo aver trionfato senza rivali ben dal 2005, ieri ha dovuto alzare bandiera bianca contro un ottimo Djokovic. Nole ha fatto tremare per tutta la settimana i suoi tifosi, e non solo, ma, alla fine, ha meritatamente alzato la coppa al cielo. Il percorso a Montecarlo del tennista serbo è stato molto più difficile del previsto, soprattutto a causa della brutta storta presa in Coppa Davis che ha rischiato di compromettergli il torneo intero. Nadal dal canto suo è tenace, grintoso ma, per il momento, non è certo il tennista che ha trionfato otto anni di seguito. L’assenza di Federer si è sentita ed altrettanto quella di Murray che, pur partecipando, è stato registrato “non pervenuto” di testa e di gioco. Nole ha nettamente meritato la vittoria proprio per la capacità di tirarsi fuori dalle difficoltà nel momento più difficile e di riuscire a vincere anche quando la condizione non è delle migliori. La riscossa di Djoko è arrivata in semifinale contro l’azzurro Fabio Fognini che, dopo una settimana da incorniciare, ha rotto l’incantesimo subendo addirittura i fischi del pubblico. Il ligure è il classico atleta che suscita amore e odio nei propri tifosi: esalta quando vince, fa innervosire quando perde. I fischi del pubblico certamente non possono definirsi giusti, soprattutto perchè nessuno mai si sarebbe aspettato di vedere l’azzurro, o comunque un italiano, in semifinale ma, chi conosce il carattere di Fognini non si è stupito. L’atteggiamento di arrendevolezza e sufficienza che assume quando è in “giornata no” farebbe perdere la pazienza anche ad un santo. Djokovic ovviamente non essendo un “novellino” ha dato una bella lezione all’azzurro con un netto 6/2 6/1 sottolineando che, per essere un campione ed un professionista a 360°, non ci vuole solo il bel gioco. Il serbo grazie al match passeggiata contro il ligure ha potuto affrontare la finalissima nettamente più riposato rispetto a Nadal che invece ha trionfato in semifinale dopo due set combattutissimi. Il quarto semifinalista è stato infatti Jo Wilfred Tsonga, atleta che non bisogna dimenticare in vista del Roland Garros. Rafa, contro il francese, ha dominato nettamente il primo set 6/3 calando vistosamente nel secondo ma mantenendo la lucidità per chiudere 7/6 il secondo parziale e l’incontro. Il maiorchino nel corso del torneo ha sempre evidenziato maggiori difficoltà col protrarsi del match fatta eccezione per la finalissima nella quale è partito in sordina, subendo un netto 6/2, risalendo la china solo nel secondo parziale dove però il serbo non ha fatto sconti ed ha chiuso al tie break per 7/1.

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