Furlani, sorpresa inquietante: il Milan non ha più un presidente | Cariche scisse tra questi dipendenti
Il Milan ha enormi difficoltà non solo in campo ma anche a livello societario, Furlani potrebbe avere presto un nuovo presidente
Inizio di stagione molto complicato per il Milan. Il rendimento in campionato è stato insufficiente. Due punti conquistati su nove disponibili ne sono la dimostrazione. Due pareggi e una sconfitta sono un ruolino di marcia da modificare al più presto per non perdere con largo anticipo il treno della vetta della classifica. A preoccupare è soprattutto la tenuta della linea difensiva, con gravi lacune ereditate dalla passata gestione di Pioli.
Il nuovo allenatore Paulo Fonseca non è riuscito al momento a porre miglioramenti, nonostante l’apporto del nuovo centrale Pavlovic sia stato sin da subito di rilievo. La fascia destra fa acqua. Il mister portoghese ha provato a cambiare interpreti ma né Davide Calabria né Emerson Royal né Filippo Terracciano hanno dato garanzie in fase di copertura.
E così le prossime tre partite possono già essere fatali per il destino di Fonseca. Al rientro dalla sosta per gli impegni delle Nazionali si torna in campo tra le mura amiche contro il neopromosso Venezia e sarà obbligatorio trovare la prima vittoria.
La settimana seguente vedrà il debutto in Champions League, ospitando il Liverpool, per poi concentrarsi sul primo derby della nuova annata, test da non fallire per non far surriscaldare una piazza che è già fortemente criticata e non solo nei confronti dei giocatori.
Il Milan e il suo presidente, c’è chi ritiene che sia necessario cambiare
Infatti anche a livello societario il Milan sembra un po’ allo sbando. Lo ha sottolineato l’esperto di calciomercato Alfredo Pedullà che ha definito Scaloni come un presidente assente, incapace di dire la sua e di metterci la faccia in questo difficile momento per i rossoneri.
Furlani ha fatto il possibile nella campagna acquisti di quest’estate, portando a casa tutti gli obiettivi che erano stati prefissati, dal doppio centravanti di peso al mediano di rottura fino a un nuovo centrale che garantisse solidità.
Zlatan Ibrahimovic non basta, serve chiarezza all’interno della società
Zlatan Ibrahimovic è stato la figura che ha provato a fare da collante non solo tra lo spogliatoio e i vertici del club ma anche con la stampa, sfruttando la forte personalità che ha ereditato dopo la sua carriera da calciatore.
Adesso sarà essenziale centrare un filotto di risultati positivi per placare gli animi e riportare il sereno in casa Milan.