Organizzata dal Club Piacentino Automotoveicoli d’Epoca, anche quest’anno si è svolta tra i giorni 28 e 30 giugno la tradizionale “Vernasca Silver Flag”, che nella spettacolare cornice del Centro Storico Fiat ha anche celebrato due anniversari importanti per l’automobilismo mondiale, ovverosia il centoventesimo compleanno di Fiat e il settantesimo di Abarth. Per questo motivo all’evento ha partecipato con un proprio stand FCA Heritage, il dipartimento del Gruppo dedicato alla tutela e alla promozione del patrimonio storico dei marchi italiani di FCA. Al suo interno erano presenti due auto fortemente iconiche, la Fiat 8V del 1954 e la Abarth 2400 coupé del 1964. Due vetture splendide, degne madrine della “Vernasca Silver Flag 2019”, rievocazione storica della cronoscalata Castell’Arquato-Vernasca disputata dal 1953 al 1972, che vede automobili da competizione storiche perfettamente restaurate, sfilare a velocità limitata lungo un percorso su strada chiuso al traffico.
Tornando alle due vetture esposte presso lo stand di FCA Heritage, la Fiat 8V è stata quella che ha suscitato maggiore curiosità tra gli avventori. Nota anche come “Ottovù”, è una berlinetta sportiva prodotta dalla casa torinese, in pochi esemplari, dal 1952 al 1954 (in tutto 114 esemplari). L’unica auto sportiva stradale con motore a otto cilindri realizzata dalla Fiat. Nel 1950, la direzione commerciale dell’azienda torinese decise di produrre una berlinetta allo scopo di rilanciare l’immagine sportiva del marchio e incaricò l’ingegnere e designer Dante Giacosa del progetto. Giacosa aveva già lavorato qualche anno prima su un’automobile adatta al mercato statunitense per un’iniziativa commerciale-politica, poi scemata, concordata con il Presidente del Consiglio De Gasperi. Da quel progetto abbandonato era nato un motore a otto cilindri, temporaneamente messo da parte ma rispolverato subito per questa nuova iniziativa. Modificatone l’albero a camme, il motore “8V” venne affidato alla SIATA che ricevette l’incarico di realizzare il prototipo della nuova vettura.
La carrozzeria venne invece disegnata dall’ingegnere Luigi Fabio Rapi, già autore della Isotta Fraschini 8C Monterosa. Nel 1952 la vettura venne quindi presentata al Salone dell’Automobile di Parigi conquistando il cuore degli avventori per le sue linee sinuose, lo stile raffinato e l’eleganza generale. Nonostante ciò, la vttura non ebbe purtroppo molto successo commerciale a causa principalmente dell’elevato costo. Tuttavia, nel 1954 venne realizzata una seconda serie particolarmente elegante e filante, rinnovata nel telaio, con carrozzeria in vetroresina del peso di soli 48 kg e con il motore potenziato a 127 Cv. Ed è proprio grazie a questi parametri che le Fiat 8V regalano ai piloti privati ottime soddisfazioni nelle manifestazioni sportive: quello stesso anno, infatti, Giovanni Auricchio vince la seconda edizione della Castell’Arquato-Vernasca proprio guidando una Fiat 8V.