La crescita esponenziale del car sharing. Il futuro dell’automotive

 

 

Secondo recenti ricerche, l’interesse degli italiani verso i servizi di smart mobility, specie dei giovani, è in forte aumento, al punto che molti di loro, se dovessero decidere di cambiare auto da qui ai prossimo tre anni sceglierebbe una vettura elettrica o ibrida. Ma non solo: sempre secondo le statistiche è in crescita anche l’uso dei servizi di sharing mobility, ovverosia il servizio di mobilità urbana che permette agli utenti di utilizzare un veicolo, una bicicletta o un’altra modalità di trasporto, su prenotazione, noleggiandolo per un periodo di tempo breve, nell’ordine di minuti o ore, condividendolo con un altro utente e pagando in ragione dell’utilizzo effettuato. L’auto condivisa o car sharing in particolare, è un servizio che sta diffondendosi sempre più sul territorio italiano.

Viene utilizzato all’interno di politiche di mobilità sostenibile, per favorire il passaggio dal possesso del mezzo all’utilizzo dello stesso, in maniera tale da consentire a chiunque di rinunciare all’automobile privata, ma non alla flessibilità delle proprie esigenze di mobilità. La vettura, in questo modo, passa così dall’ambito dei beni di consumo a quello dei servizi, sostituendo l’accesso al possesso. Il car sharing è nato in Svizzera ma è diffusissimo negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Germania, in Australia e in molti altri paesi. Grazie poi alla presenza di operatori in grado di assicurare una certa affidabilità e sicurezza, in Nord Europa ha addirittura raggiunto un livello di professionalità.

In Italia oltre al già citato interesse degli italiani verso questo genere di servizi, c’è anche quello dei grandi industriali del mondo dell’auto a rafforzarne la posizione. Il fatto che ci siano tante aziende disposte a investire sul car sharin e in generale sulla mobilità condivisa dimostra che il fenomeno non è passeggero e soprattutto, che se adeguatamente supportato anche dalle amministrazioni locali e nazionali può portare grandi risultati non solo per la circolazione, ma anche per l’ambiente e la vivibilità delle città. Altro elemento chiave per l’affermazione nel nostro Paese di questi servizi è la crescente disponibilità di sistemi tecnologici e app per gestirli con facilità e a prezzi contenuti. Oggi è già possibile, attraverso un semplice smartphone, accedere a una moltitudine di servizi, prenotandoli o accedendovi senza la necessità di attivare un miliardo di ulteriori tramiti e dunque incrementare i costi anche per gli operatori, a cominciare dai più piccoli. Il car sharing, insomma, è destinato ad allargarsi sempre più e ad affiancarsi ai classici servizi di trasporto, anche urbani, con un effetto benefico in termini di viabilità e di non inquinamento.

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Giornalista, scrittore e Social Media Editor, è una delle firme storiche di Multiplayer.it. Ma in diciotto anni di attività ha anche diretto il settimanale Il Ponte e scritto per diversi siti, quotidiani e periodici di videogiochi, cinema, società, viaggi e politica. Tra questi Microsoft Italia Tecnologia, Game Arena, PlayStation Magazine, Kijiji, Movieplayer.it, ANSA, Sportitalia, TuttoJuve e Il Fatto Quotidiano. Fa parte di Giornalisti Senza Frontiere ed è spesso impegnato in scenari di guerra come la Siria e la Libia.

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