
Car sharing: la nuova frontiera dell’affitto a lungo termine.
Il car sharing sta diventando sempre più un modello di trasporto diffuso specialmente nelle grandi città, ma il futuro è già alle porte con servizi sempre più complessi e rispondenti alle esigenze crescenti dei clienti.
Ma facciamo un passo indietro e cerchiamo di spiegare bene cosa si intende con questo servizio.
Con car sharing si è sempre inteso l’utilizzo di una vettura a noleggio per brevi periodi. Un servizio quindi che permette ai fruitori di utilizzare liberamente un’automobile per degli spostamenti non continuativi dietro un corrispettivo legato al tempo o ai chilometri percorsi.
La comodità di poter guidare liberamente e muoversi in totale autonomia è diventato, soprattutto nelle grandi città, dove zone a traffico limitati e divieti stanno aumentando in maniera esponenziale, qualcosa di imprescindibile. Per questo motivo la possibilità di avere a disposizione auto “take away” è diventata una utilità fondamentale per sfidare le mille insidie del traffico (e del parcheggio) nelle metropoli.
Questo servizio, da sempre inteso a breve termine, oggi sembra destinato ad estendersi anche a periodi di tempo più lunghi: la nuova frontiera infatti sembra essere quella del car sharing a lungo termine.
Sempre più utenti infatti esprimono il desiderio di affittare le vetture per un periodo più lungo, in modo da poter gestire spostamenti di più giorni, come ad esempio per godersi il week end con una vettura più capiente e comoda di quella di proprietà.
Nel 2018 1 milione e 860 mila italiani hanno utilizzato il car sharing: il 90% degli utenti è risultato iscritto a servizi free-floating (in questo caso le automobili, prenotate tramite app, sono liberamente reperibili e parcheggiate all’interno dell’intera area di servizio) ma rispetto al 2017 l’incremento maggiore di utenti si è avuto però nei servizi station-based (postazioni fisse dove ritirare e consegnare l’auto) con un +37%, mentre il carsharing a flusso libero (condivisione del veicolo tra privati) ha totalizzato un +27%. Tutti indici che sottolineano un successo sempre più grande e destinato a proseguire nel tempo.
E’ altamente probabile che con l’aumentare degli utenti anche i servizi siano quindi destinati a migliorare sensibilmente, così come l’abitudine a utilizzare questo sistema di trasporto pratico e, in molti casi indispensabile per una mobilità sostenibile nelle città sempre più oppresse dal traffico.
Sta davvero arrivando il momento in cui l’auto di proprietà in città sarà destinata a restare in garage, sostituita da vetture in affitto molto più pratiche e comode per il traffico metropolitano? Solo il tempo potrà dirlo.