Juventus Milan: la delirante massificazione di un calcio di rigore

Juventus Milan: la delirante massificazione di un calcio di rigore

JUVENTUS MILAN: la delirante massificazione di un calcio di rigore – “Rigore è quando arbitro fischia”. Così Vujadin Boskov amava zittire il frastuono delle infinite polemiche del nostro campionato. L’ironia del tecnico serbo, la sua laconica leggerezza, insieme al beffardo realismo, riportava tutti sulla Terra, con il sorriso amaro di chi assume uno sguardo più consapevole e, al tempo stesso, distaccato, rispetto al delirio calcistico quotidiano.

Erano altri tempi. Non c’erano i social network, e i campionati se li contendevano – con concrete possibilità di vittoria – squadre come Sampdoria e Napoli, oltre alle arcinote potenze del Nord. Eppure chissà come avrebbe reagito oggi Vuja, se in uno studio televisivo, si fosse trovato a commentare Juventus-Milan, con da una parte Dybala, Higuain, Pjanic, Khedira etc…, e dall’altra Zapata terzino destro e Bertolacci mezzala. Avrebbe sicuramente sminuito il fuorigioco di Bacca e su Donnarumma avrebbe forse ironizzato: “Difensori di Milan possono andare in attacco invece di dare fastidio a loro portiere…”, o qualcosa di simile.

JUVENTUS MILAN: il delirio calcistico quotidiano – Insomma, sui social, in tv, nei giorni successivi ad ogni singola partita, ci ritroviamo a commentare innumerevoli fuorigioco e presunti calci di rigore, tutti rigorosamente sublimati in frame. Episodi sui quali l’una e l’altra parte, ciascuna con propri mezzi di (dis)informazione, si trova concordemente in disaccordo, dando inizio ad una vera e propria guerra mediatica, fatta di tecnologia, regolamenti e sue declinazioni, che disgraziatamente coinvolge tante, troppe persone. Il delirio calcistico quotidiano, appunto.

Boskov era consapevole del delirio, ma in realtà lo siamo tutti. Tutti coloro che sono appassionati di questo sport conoscono benissimo la propria “patologia”, e chi ignora quest’aspetto probabilmente non sa neanche quanto sia buona la cioccolata.

Non è sbagliato, in linea di principio, partecipare e pronunciarsi su una singola partita di calcio. Anzi, sarebbe meraviglioso catalizzare tanta passione per uno sport in un dibattito chi tiri su il morale, riportandoci alla realtà di tutti i giorni con un sorriso magari più consapevole. E invece no. La massificazione di un frame, di un fuorigioco, di un calcio di rigore serve solo a distrarci. A non riconoscere quanto il gioco del calcio possa essere ironico, beffardo, amaro ma autentico, come un penalty al 97′.

JUVENTUS MILAN: la decisione dell’arbitro Massa – Per questo, alla delirante massificazione di un rigore decretato a tempo scaduto, è di gran lunga preferibile l’evidenza dell’ineluttabilità della decisione dell’arbitro Massa. Non è davvero così importante l’episodio in sé, quanto tutto il resto, dalle parate di Donnarumma al talento di Dybala.

Dopo una partita del genere, Boskov, forse, avrebbe completato il suo pensiero: “Rigore è quando arbitro fischia e… Juve è più forte di Milan”.

 

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