
Manca un mese esatto al semaforo verde del 68^ campionato mondiale di Formula 1 che scatterà come da tradizione dall’Albert Park di Melbourne. Nel momento in cui scriviamo sono terminate le presentazioni delle monoposto e i piloti si apprestano ad allacciare le cinture per scendere in pista nei primi test stagionali sul circuito spagnolo del Montmelò. Grande assente sarà il campione in carica Nico Rosberg che dopo aver sconfitto il suo rivale di sempre Lewis Hamilton, ha deciso di lasciare vacante il numero 1 ed appendere il volante al chiodo. Al via 10 team e 20 piloti, assente la Manor GP che ha dovuto abbandonare il circus per mancanza di fondi. Di seguito i team e i piloti al via della stagione 2017:
Mercedes: ***** È ancora la squadra da battere anche se la concorrenza si augura che le nuove regole possano scalfire il dominio della power unit Mercedes. Anche quest’anno la convivenza all’interno del box delle frecce d’argento sembra difficile da gestire per i boss Lauda e Woolf.
44 (GBR) Lewis Hamilton: è senza dubbio il pilota da battere come lo era l’anno scorso e come lo era nel 2014. Solo gli eventi glamour lo possono distrarre dalla conquista del quarto titolo. Il rapporto con il nuovo compagno di box Bottas appare già difficile. Lewis è spaventato dalla concorrenza interna? Dalle Red Bull? Dalla Ferrari? Lo scopriremo solo nel primo appuntamento stagionale.
77 (FIN) Valtteri Bottas: A 28 anni è finalmente giunto il salto di qualità che il pilotino finlandese aspettava dal 2014 (ndr quando fu vicino alla Ferrari). È l’occasione della vita per Valtteri, che potrà sfruttare la velocità della Mercedes a sua disposizione per centrare il primo successo in carriera. Attenzione al finlandese: se riesce a ritrovare la costanza avuta in Williams nel 2014 può diventare la mina vagante di questa stagione.
Red Bull-TagHeuer (Renault): **** Le Lattine la scorsa stagione sono riuscite a superare la Ferrari, ma riusciranno quest’anno a confermarsi e a insediare la Mercedes? Attenzione al rapporto tra Ricciardo e Vertsappen, due piloti che non cedono mai e che potrebbero rischiare di rovinare eccellenti risultati di squadra con litigi da bambini viziati (vedi Malesia 2016 Ricciardo vince su Verstappen tra le urla via radio di quest’ultimo).
3 (AUS) Daniel Ricciardo: quarta stagione al volante della Red Bull e mai come quest’anno parte con il ruolo di prima guida. È lui l’uomo su cui punta Chris Horner, avvalendosi della sua costanza e con qualche successo si potrebbe puntare all’iride.
33 (NED) Max Verstappen: il baby fenomeno olandese a 20 anni si trova già davanti a un bivio: sarà l’anno della consacrazione o sarà una delle tante meteore di questo sport? Max punta chiaramente al titolo e a vincere la rivalità fratricida con Ricciardo, come poche volte gli è accaduto la stagione passata. Riuscirà a bissare la vittoria dello scorso anno e ad avvicinarsi al titolo? Tutti sono concordi nella sua candidatura mondiale, tranne papà Jos! Riuscirà Max a smentirlo?
Ferrari: **** Parte in seconda fila rispetto all’inizio della scorso stagione. Arrivabene continua a mantenere il timone del team nonostante le insistenti voci che lo vedono a rischio licenziamento. Alle sue dipendenze una squadra giovane senza Allison e Fry, con tanti bravi tecnici italiani a lavoro per riportare il titolo a Maranello dopo 10 anni. Che sia questo l’anno buono per Maranello? Riuscirà la SF-70H a convincere e soprattutto a vincere? Sarà l’ingegner Binotto l’artefice di un capolavoro tutto italiano? Noi speriamo di sì, perché nonostante le tante delusioni del 2016, tiferemo sempre per la Rossa.
5 (GER) Sebastian Vettel: terza stagione a Maranello per il quattro volte campione del mondo che quest’anno non parte con i favori del pronostico ma nonostante ciò proverà a dire la sua su ogni tracciato. Sebastian è sicuramente a livello di talento il primo contendente di Hamilton, ma la vettura rossa sara a livello delle frecce d’argento? Se dovesse essere così potremmo tornare a vedere sul gradino più alto un pilota in tuta rossa e a sentire l’Inno di Mameli in giro per il mondo! Forza Sebastian, che questo è l’anno buono.
7 (FIN) Kimi Raikkonen: ennesima conferma per Kimi, forse perché non c’era nessuna alternativa valida sul mercato – puntare su un giovane italiano come Giovinazzi o su un outsider come Perez o Hulkenberg dalle parti di Maranello suonava come un azzardo – o forse perché i risultati della scorsa stagione hanno convinto i vertici del team. Nessuno tra gli addetti a lavora sa come sia andata veramente, ma l’unica cosa certa è che se Kimi si avvicinerà ai risultati ottenuti nel 2007 potrà dire, anche lui, la sua nel mondiale e ottenere punti pesanti per la Ferrari. Attenzione al già citato sopra Giovinazzi: potrebbe essere lui a sostituire Kimi al volante della rossa, anche a stagione in corso in caso di necessità dovuta a passaggi a vuoto del finlandese.
Forse India-Mercedes: *** Le vetture di VJ Mallya sono le prime tra le scuderie di medio rango. Dopo una stagione 2016 trionfale con entrambi i piloti vicini alla quota dei 100 punti, quest’anno si punta a impensierire i top team.
11 (MEX) Sergio Perez: Checo è la prima guida dichiarata del team e rispetto alla scorsa stagione non deve temere la forte concorrenza dell’ex compagno di box Hulkenberg. Quest’anno l’obiettivo del messicano, ormai non più giovanissimo, è quello di essere una presenza fissa nella top10 e cercare di sfruttare ogni errore dei top team per entrare in top5.
31 (FRA) Esteban Ocon: giovane talento francese di scuola Mercedes. Nelle serie propedeutiche ha sempre dominato, ma l’anno scorso quando è subentrato in Manor al posto di Haryanto ha sempre subito il confronto con il compagno Wehrlein. Veloce ma non un talento capace di aspirare alla top10
Williams-Mercedes: *** Stagione partita in maniera confusa per la squadra inglese che dopo aver confermato Bottas e ufficializzato il giovane Stroll ha dovuto cedere il primo alla Mercedes e richiamare l’ormai pensionato Massa per completare la squadra.
19 (BRA) Felipe Massa: Felipe aveva già salutato il circus in lacrime nella sua San Paolo, prima che il 3 gennaio il suo telefono squillasse: dall’altra parte della cornetta c’è Sir Frank Williams ‘Felipe, sono io, torna abbiamo ancora bisogno di te.’ Già la Williams ha bisogno di Felipe perché affiancare al giovane Stroll sarebbe stato un errore fatale per la Williams: la stagione sarebbe passata senza gloria e con tanta infamia, una stagione passata a insegnare a due apprendisti i segreti di una macchina difficile da guidare. Felipe potrà dire naturalmente la sua in ogni situazione, potendo sfruttare una macchina che conosce ormai da anni puntando a concludere nella top10 la sua ultima, forse, stagione in Formula 1.
18 (CAN) Lance Stroll: giovane pilota su cui il team punta molto, soprattutto per il futuro. Lance sarà capace di confermare le voci che parlano di lui come un fenomeno?
McLaren-Honda: *** La stagione 2017 è la stagione del rinnovamento e del riscatto per il team di Woking. Il motore Honda alla terza stagione nel circus sembra aver terminato il rodaggio e sembra esser pronto a battaglia con le unità di Mercedes, Ferrari e Renault. La McLaren vince il campionato delle livree: bellissimi e accattivanti i colori scelti per la stagione 2017, con il ritorno allo storico nero-arancio del passato. Ma tutti si aspettano che la McLaren oltre che bella sia anche veloce.
14 (SPA) Fernando Alonso: dopo un 2015 da dimenticare, nella scorsa stagione Fernando è stata presenza fissa in zona punti concludendo il campionato nella top10. Per il 2017 l’asturiano si aspetta di competere per il titolo, ma sinceramente il team non sembra attrezzato per competere, ancora, con le grandi potenze. Fernando con il suo talento potrà ribaltare i pronostici e chissà nel corso dei 19 GP stagionali potrebbe esserci sul podio una McLaren.
2 (BEL) Stoffel Vandoorne: è l’astronascente del motorsport belga, che da tanti anni era alla ricerca di un pilota che potesse fare ritorno ai massimi livelli in F1. L’anno scorso ha partecipato al GP del Bahrain e ha dimostrato di essere un ottimo pilota giungendo subito in zona punti. Al suo fianco avrà un valido maestro come Fernando, Buona Fortuna Stoffel.
ToroRosso-Renault: ** Dopo un inizio di stagione 2016 promettente le prestazioni del team di Faenza sono cadute e hanno portato soltanto delusioni: tante, troppe volte fuori in Q1 e tanti ritiri in gara. Renault è il nuovo motorista del team e potrà ricevere uno sviluppo simile a quello della squadra madre. Il team sembra comunque destinato a competere con i team di metà classifica.
26 (RUS) Danil Kvyat: il pilota russo è atteso da un riscatto dopo la bocciatura ricevuta in RedBull. Troppi incidenti – soprattutto quello con Vettel nel gran premio di casa – lo hanno portato dalle stelle della ribalta alla retrocessione nello junior team. La scorsa stagione lo ha portato a soffrire anche la concorrenza agguerrita del compagno di team Sainz.
55 (SPA) Carlos Sainz Jr.: il talento spagnolo punta alla conferma tra i giovani talenti e come spesso gli è riuscito lo scorso anno tenterà di dar fastidio alle McLaren di Alonso e Vandoorne. Una buona stagione potrebbe regalargli il sedile della Ferrari per il 2018.
Haas-Ferrari: ** Il team americano è alla seconda stagione nel circus, dopo una buona stagione d’esordio condita da ottimi risultati soprattutto nei primi gran premi. Lasciato partire senza patemi d’animo, è giunto nel team a stelle e strisce il figlio d’arte Magnussen.
8 (FRA) Romain Grosjean: il pilota francese è un lusso per un team di metà classifica. L’anno scorso ha portato al team tutti i punti ottenuti e quest’anno cercherà di migliorare soprattutto nella fase finale della stagione che culminerà con il gran premio di casa ad Austin. Anche Grosjean come Sainz è in odore di Ferrari per il 2018, soprattutto per la partnership tra Haas e il team di Maranello.
20 (DAN) Kevin Magnussen: ennesima opportunità per il figlio d’arte danese. Dopo aver fallito in McLaren e in Renault dovrà sfruttare al meglio questa ultima opportunità per rimanere nel circus. Il ruolo da seconda guida fa sì che il team non si aspetti da lui risultati continui, ma che faccia meglio di Gutierrez.
Renault: ** Dopo una stagione 2016 fallimentare a Enstone si attendono risultati di spicco per ritornare nell’élite della F1. Partito Magnussen è stato preso Hulkenberg affascinato dal ruolo di prima guida. Accanto a lui Palmer confermato soprattutto per via dei suoi accordi di sponsorizzazione, che fanno tanto bene al team.
27 (GER) Nico Hulkenberg: il tedesco ha deciso di abbandonare la più quotata Force India per accomodarsi sul sedile della Renault. Sarà la scelta giusta? Di fatto il pilota tedesco puntava a qualcosa di meglio per il suo futuro nel circus. Rimane comunque un pilota da tenere d’occhio per il suo immenso talento in vista del 2018.
20 (GBR) Jolyon Palmer: è stato preferito a Magnussen non per i risultati ottenuti in stagione ma soltanto per i floridi accordi di sponsorizzazione. Quest’anno sembra condannato a subire il talento di Hulkenberg un compagno di team davvero troppo forte per il pilota britannico.
Sauber-Ferrari: * È il team cenerentola del campionato, in crisi economica da diversi anni tanto da essere in dubbio l’iscrizione entro i termini stabiliti dalla FIA. Festeggia il 25esimo anno nel circus, ed è comparso l’oro sulle monoposto svizzere a coprire gli spazi lasciati liberi dagli sponsor. Il motore Ferrari può essere una sicurezza dal punto di vista dell’affidabilità ma è necessario un continuo sviluppo della vettura. Al volante, confermato lo svedese Ericsson, è arrivato il giovane tedesco Wehrlein.
9 (SWE) Marcus Ericcson: lo svedese ha mantenuto il volante grazie ai munifici investimenti da parte dei suoi sponsor. Il talento che qualche stagione fa appariva cristallino sta spiacendo con il tempo.
94 (GER) Pascal Wehrlein: per la seconda stagione si trova a gareggiare a bordo della vettura cenerentola della stagione. Difficile trovare un acuto con un team che non riesce a sviluppare con costanza i materiali a disposizione. Rimasto deluso dalla Mercedes, che gli ha preferito Ocon in Force India e Bottas nel team principale, potrebbe avvicinarsi alla Ferrari.