L’EDITORIALE – Viaggiatori del tempo, spiritosoni e “tecnici surgelati”: è la settimana di Juventus-Inter, quella del solito teatrino

L’EDITORIALE – Viaggiatori del tempo, spiritosoni e “tecnici surgelati”: è la settimana di Juventus-Inter, quella del solito teatrino

L’EDITORIALE – Viaggiatori del tempo, spiritosoni e “tecnici surgelati”: è la settimana di Juventus-Inter, quella del solito teatrino. Ogni anno di questo periodo mi sveglio e ho per un attimo la sensazione di essere impazzito: penso, ancora stordito dal sonno, “ma non ero nel 2017, avevo 44 anni, mi sono sposato e ho una figlia?”. Eppure la Televisione e i giornali parlano del 1998, mi mostrano un Simoni stizzito intervistato in tutte le salse, recriminare sui torti arbitrali della sua squadra a opera della Juventus. E come lui i vari Pagliuca, Moratti, il giardiniere di Appiano Gentile, la salumiera sotto casa di uno dei fratelli Barzaghi: tutti hanno di che ridire e piangono stracciandosi le vesti. Sono momenti, ma che sembrano durare un’eternità, nei quali, lo ammetto, mi sembra di vivere in un episodio di Ai confini della realtà. Poi pian piano le cose si dipanano e tutto sembra finalmente chiarirsi: mia moglie, che fino a un attimo prima mi guardava tra il preoccupato (“cielo, a mio marito è partito l’embolo!”) e poi il divertito, si avvicina e mi rassicura. “Tranquillo, non sei pazzo, sei nel 2017” mi sussurra, e poi, un po’ annoiata mi dice: “Sei solo alla vigilia di Juventus-Inter”.

Ecco! Ecco svelato l’arcano! Evvai! Non sono pazzo io, lo sono gli altri! Quelli che ogni anno in questi periodi scongelano dal freezer Simoni, giusto il tempo di fargli dire due parole contro la Juve, e che rispolverano sempre la storia del presunto fallo di ostruzione di Iuliano su Ronaldo (punizione a due, nel caso), o quello di sfondamento di Ronaldo su Iuliano, per far felice qualche piagnone di professione, con tanto di lacrime, tante, a condire il tutto. Sono sincero, a furia di sentire e vedere certi spettacoli da teatrini di periferia d’altri tempi, ammetto che per un momento anche io mi sono commosso. In fondo sono un sentimentale. Ma è stato, appunto, un attimo. Poi mi sono ricordato gli anni dopo Farsopoli, gli scudetti di cartone, i gol di mano, i rigori a raffica inesistenti, le espulsioni, i gol sei metri in fuorigioco. A quel punto mi sono chiesto: ma stanno scherzando? Dai, non può essere vero, sicuramente a Milano lo stanno facendo a posta. Da persone oneste quali sono vogliono stemperare gli animi prima di una gara così importante, e buttarla sul comico, lamentandosi per finta degli arbitri.

Ma si, per forza di cose è così, non si scappa. Non può essere altrimenti. Non possono non ricordare le 53 gare consecutive senza un rigore contro nel periodo compreso fra il 2008 e il 2009, o Siena, Parma, gli scontri diretti con la Roma, le partite di Champions contro Chelsea o Barcellona e Walter Gagg. O restando in tema di sfide tra bianconeri e nerazzurri, il placcaggio di Toldo su Buffon che favorì il pareggio dell’Inter in un vecchio precedente oppure, nella sfida di andata proprio dell’anno di Iuliano-Ronaldo, il rigore enorme per fallo di West negato a Inzaghi, allora centravanti juventino, a cui l’arbitro annullò tra l’altro anche la rete regolare del pareggio. Ma si, dai, è tutto uno scherzo. E allora l’ho presa così, sul ridere. E anche se sono consapevole che il clima creato ad hoc dai media di parte e da dirigenti e giocatori dell’Inter potrebbe influire sull’arbitro Rizzoli (si, quello che non piace al mondo antijuventino, ma che guarda caso è lo stesso che diede per esempio un rigore decisivo ai rossoneri in un vecchio Milan-Juventus per tocco di ascella di Isla, o che quest’anno, sempre in una sfida col Diavolo, ha annullato una rete regolare a Pjanic), il quale, da normale essere umano, rischia di subire certe pressioni e nel dubbio è possibile che fischi sempre contro la Juve, non mi piango addosso e non mi fascio la testa prima di essermela eventualmente rotta. Non è nel DNA juventino farlo. E noi, si sa, non vogliamo confonderci.

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Giornalista, scrittore e Social Media Editor, è una delle firme storiche di Multiplayer.it. Ma in diciotto anni di attività ha anche diretto il settimanale Il Ponte e scritto per diversi siti, quotidiani e periodici di videogiochi, cinema, società, viaggi e politica. Tra questi Microsoft Italia Tecnologia, Game Arena, PlayStation Magazine, Kijiji, Movieplayer.it, ANSA, Sportitalia, TuttoJuve e Il Fatto Quotidiano. Fa parte di Giornalisti Senza Frontiere ed è spesso impegnato in scenari di guerra come la Siria e la Libia.

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