
SEMIFINALI COPPA ITALIA – I fatti: il Napoli non vuole affrontare Roma, Juventus e Real Madrid in una settimana e chiede lo spostamento della gara di andata di Coppa Italia contro la Juventus, in programma il 1 marzo. Il presidente della Lega Calcio, Beretta, si è detto pronto ad intervenire.
Già. Ma a discapito di chi?
Questi gli impegni ravvicinati del Napoli al momento:
Napoli Atalanta: 26 febbraio
Juventus Napoli: 1 marzo (semifinali Coppa Italia)
Roma Napoli: 4 marzo (ipotesi anticipo al sabato)
Napoli Real Madrid: 7 marzo
Napoli Crotone: 12 marzo
Vediamo cosa succederebbe se la sfida di coppa Italia venisse anticipata a febbraio.
Ecco gli impegni Juventus:
Juventus Inter: 5 febbraio
Crotone Juventus: 8 febbraio
Cagliari Juventus: 12 febbraio
Juventus Palermo: 17 febbraio
Porto Juventus: 22 febbraio
Juventus Empoli: 26 febbraio
A febbraio la Juventus deve già giocare 6 gare in 21 giorni. Al momento è impensabile anticipare a febbraio la gara di Coppa Italia. Unica data disponibile sarebbe teoricamente tra il 12 e il 17 febbraio, che costringerebbe i bianconeri ad arrivare a sfidare il Porto con 5 gare in 12 giorni nelle gambe.
Ipotesi di spostamento a marzo:
Udinese Juventus: 5 marzo
Juventus Milan: 12 marzo
Juventus Porto: 14 marzo
Sampdoria Juventus: 19 marzo
Escludendo ovviamente il 1 marzo, data oggi in calendario per la sfida, sarebbe possibile spostare la gara di coppa Italia solo in un infrasettimanale programmabile tra il 14 e il 19 marzo.
Questo vorrebbe dire costringere la Juventus a sfidare Napoli, Milan, Porto e Sampdoria in 7 giorni, andando di fatto a ricreare il problema “ingorgo” ma a discapito della Juventus.
Un caos, questa semifinale di coppa Italia, che potrebbe complicarsi qualora (come probabile) la Roma dovesse superare il Cesena agli ottavi di finale: i giallorossi, impegnati in Europa League, hanno già un calendario ricco di impegni e si troverebbero a sfidare Inter o Lazio, in un quarto impegnativo tanto quanto quello di Juventus e Napoli, mentre impegnati su tre fronti.
Tutto questo con i calendari redatti da tempo senza tenere conto dei più elementari problemi organizzativi. Chi pagherà i pasticci della Lega?