CALCIOMERCATO MILAN – Si è aperta – ufficialmente solo a partire da ieri – la sessione invernale di calciomercato. Le principali trattative tra i club del nostro campionato sono tuttavia in corso da tempo. Diversi gli affari già conclusi o in via di definizione. Tra questi, hanno fatto notizia il passaggio di Rincon, dal Genoa alla Juventus, e quello di Pavoletti al Napoli. Gagliardini, attualmente in forza all’Atalanta, sembra essere, invece, ad un passo dall’Inter. Per quanto riguarda il Milan, Adriano Galliani ha recentemente ammesso tutte le difficoltà di effettuare scelte condivise per il passaggio di proprietà alla Sino-Europe Sports. La necessità di non gravare ulteriormente sui costi di gestione del club diventa condizione imprescindibile in questa fase di transizione.
CALCIOMERCATO MILAN – TRATTATIVE IN ENTRATA:
Un mediano e un esterno d’attacco le richieste immediate di Vincenzo Montella. Il nodo del mercato in entrata rimane però il budget a disposizione dei rossoneri: zero. Autofinanziamento e condivisione delle scelte, le parole chiave di questa complicata sessione di gennaio. Keita, sì, ma solo se la Lazio accetterà le condizioni di un prestito con diritto o obbligo di riscatto. Badelj, vero pallino del tecnico campano, rimane un obiettivo raggiungibile solo a prezzo di una cessione eccellente. Per il resto, alcune occasioni potrebbero arrivare dagli “esuberi” dei campionati esteri: da Jesè, in rotta col PSG, a Deulofeu, fino a Sebastien Rudy dell’Hoffenheim.
CALCIOMERCATO MILAN – LE TRATTATIVE IN USCITA:
Di più semplice definizione il quadro delle trattative in uscita. Luiz Adriano sosterrà le visite mediche con lo Spartak Mosca, il suo trasferimento dovrebbe essere ufficializzato la prossima settimana. Anche Vangioni ed Ely dovrebbero lasciare Milano, partiranno entrambi in prestito con destinazione Siviglia. Vicinissimo lo scambio di portieri con il Cagliari: Gabriel andrà in Sardegna, mentre Storari tornerà a vestire la maglia rossonera dopo ben sette anni. Honda, infine, rappresenta un esubero, ma il suo addio potrebbe essere rimandato alla scadenza contrattuale.
