
Continuiamo nella scoperta dei 7 giovani atalantini convocati da Ventura in occasione dello stage di Novembre. Dopo aver analizzato il reparto arretrato, conosciamo oggi i due centrocampisti centrali cresciuti nel settore giovanile neroazzurro (Gagliardini e Grassi) e due “oriundi” delle terre bergamasche, che si stanno consacrando in questa stagione.
ROBERETO GAGLIARDINI (Bergamo, 7/04/1994): Gagliardini è una delle più grandi soprese di questa prima parte di stagione di Serie A. Il centrocampista bergamasco caratterizza il suo gioco da completezza in entrambe le fasi, infatti è dotato sia di ottima intelligenza e visione di gioco che di forza nei contrasti e posizionamento difensivo. Si è integrato alla perfezione nello schieramento tattico di Gasperini, in particolare con Kessiè. Infatti le sue doti, insieme al dinamismo del centrocampista ivoriano, permettono il giusto bilanciamento tra fase difensiva e offensiva. Nove presenze in campionato per lui, che hanno convinto Ventura a convocarlo per la doppia sfida di Novembre e per lo Stage appena effettuato.
ALBERTO GRASSI (Lumezzane, 7/3/1995): Dopo la difficile parentesi di Napoli, durante la sessione estiva di calciomercato Grassi è tornato in prestito nella società che lo ha cresciuto. Il ritorno del figliol prodigo ebbe un effetto positivo sui tifosi, che avevano “perdonato” subito il giovane lombardo. Infatti sin dal suo esordio fu uno dei migliori giocatori della squadra bergamasca, attirando le attenzioni dei principali club italiani. Tuttavia dopo il suo ritorno da Napoli non è riuscito a ritagliarsi un ruolo da protagonista, anche a causa dello schieramento tattico di Gasperini, il 1-3-4-3. Infatti Grassi giocò con Reja le sue migliori prestazioni da mezz’ala destra di un centrocampo a 3.
MARCO D’ALESSANDRO (Roma, 17/2/1991): A differenza dei suoi precedenti compagni, D’ Alessandro non è un prodotto della “cantera” atalantina, ma di un altro ottimo settore giovanile, quello della Roma. Con la squadra della capitale ha esordito nella stagione 2008/2009, quando si intravedevano in lui delle potenzialità da giocatore di prima fascia. Tuttavia dopo varie stagioni altalenanti in prestito (Grosseto, Bari, Livorno, Verona e Cesena), è riuscito ad imporsi a Bergamo, grazie a 58 presenze e 3 gol. Esterno polivalente, in grado di coprire più ruoli sulle fasce. Brevilineo, ama saltare l’uomo e creare superiorità numerica nella metà campo offensiva. E’ la freccia nell’ arco di Gasperini, utilizzato in particolare a partita in corso per dare imprevedibilità alla manovra.
ANDREA PETAGNA (Trieste, 30/6/1995): Talento precoce del calcio italiano, Petagna esordì a soli 17 anni in Serie A con la maglia del Milan, dopo aver vinto vari campionati a livello giovanile. La deludente stagione a Genova sponda Samp sembrava aver attenuato le speranze sulla giovane punta, ma l’ottima annata scorsa ad Ascoli ( 7 gol in 32 partite) ha permesso a Petagna di guadagnarsi nuovamente la Serie A. Ad inizio stagione in pochi avrebbero previsto un impatto del genere, in particolare data l’abbondanza di prime punte a disposizione di Gasperini. Papu Gomez ha affermato di aver trovato un’ottima chimica con Petagna, sicuramente grazie all’ottimo lavoro sporco da lui svolto sfruttando la sua forza fisica.