
SUCCESSORE DE BOER – IL CAOS INTER. Frank De Boer, il tecnico fortemente voluto da Erick Thohir per la successione di Roberto Mancini – scaricato dall’indonesiano probabilmente per le eccessive richieste sul mercato – sembra arrivato anch’egli al capolinea dopo appena due mesi di gestione.
Il silenzio (imbarazzante) della società al termine della partita di Bergamo – dove l’Inter ha raccolto la sesta sconfitta stagionale, comprese le due in Europa – è rappresentativo di due cose: innanzitutto del caos che regna in casa Inter a livello societario (chi deve prendere le decisioni fra Thohir e Suning?) e in secondo luogo la non difesa del tecnico olandese lascia presagire a una scelta del suo successore, con la partita di domani sera in casa contro il Torino che potrebbe non fare testo.
SUCCESSORE DE BOER – I NOMI. Che Frank De Boer non sarà più l’allenatore dell’Inter sembra cosa ormai ovvia, e allora ecco i nomi dei papabili a sedere sulla panchina nerazzurra.
ANDREA MANDORLINI. Ex giocatore dell’Inter e tifoso interista, è il nome più caldo per essere il successore De Boer. Conosce la piazza, i tifosi e l’ambiente. Certo, non ha mai avuto esperienze in una big, ma il feeling con l’universo Inter potrebbe essere la carta giusta per traghettare la nave fino a giugno.
EDY REJA. Napoli e Lazio sono le grandi piazze in cui ha allenato, oltre ad aver guidato nella sua carriera molti club importanti fra Serie A e B: Torino, Vicenza, Brescia, Atalanta, Lecce e Bologna. L’esperienza non gli manca e anche il tecnico di Lucinico potrebbe essere il profilo giusto da traghettatore.
STEFANO PIOLI. Nel 2014-2015 raggiunse il terzo posto con la Lazio, in un campionato che vide i biancocelesti protagonisti del campionato insieme alla Roma. Gioca molto sulle fasce utilizzando come moduli il 4-3-3, il 4-2-3-1 e il 3-5-2, moduli che ben potrebbero adattarsi alla rosa attuale dell’Inter.
FRANCESCO GUIDOLIN. Nel ’96-’97 portò il Vicenza a vincere la Coppa Italia, fra il 2011 e il 2013 l’Udinese due volte ai preliminari di Champions League (con un gioco niente male). Il recente esonero dallo Swansea (dove era subentrato lo scorso anno portando i gallesi alla salvezza) non gioca a suo favore, così come la non predisposizione a reggere le pressioni di una grande piazza.
LEONARDO. L’ultimo allenatore a vincere un trofeo sulla panchina dell’Inter: la Coppa Italia nel 2011. Doveva essere l’uomo dal quale far ripartire l’Inter dopo il fallimento Benitez ma il brasiliano accettò il ruolo da dirigente al PSG (la storia dei successori Gasperini, Ranieri, Stramaccioni è ben nota a tutti). La strada potrebbe essere quella di un ruolo da allenatore fino a giugno con la possibilità di un ruolo da dirigente per la prossima stagione. Sicuramente sarebbe l’uomo giusto per riportare entusiasmo a un gruppo demotivato.
LAURENT BLANC. L’ex c.t. della Francia ha certamente l’esperienza giusta da allenatore e in più conosce la piazza, avendo giocato all’Inter dal 1999 al 2001. Improbabile però che accetti un ruolo da traghettatore fino a giugno.
DIEGO SIMENONE. Il Cholo è probabilmente il motivo per cui l’Inter non vuole impegnarsi da subito con un grande allenatore preferendo un traghettatore fino a giugno. Niente di certo, con l’allenatore dell’Atletico Madrid che nulla ha svelato sul suo futuro. Ma il ciclo in Spagna potrebbe giungere al termine quest’anno e l’Inter potrebbe essere la piazza giusta da riportare alla vittoria.