QUI UDINESE – Un’Udinese di rigore batte il Pescara e respira in classifica.

QUI UDINESE – Un’Udinese di rigore batte il Pescara e respira in classifica.

ANALISI UDINESE PESCARA – Una vittoria importante, fondamentale per la classifica e per il morale. Zapata inventa, Thereau insacca. Questo primo scontro diretto per la salvezza permette ai friulani di smuovere la classifica e respirare, almeno fino a mercoledì, giorno in cui ci sarà un’ altra partita chiave per la salvezza al Barbera contro un Palermo sempre più in crisi.

ANALISI UDINESE PESCARA – IL RACCONTO DEL MATCH

I bianconeri scendono in campo con un inedito 4-3-3, in cui De Paul e Thereau agiscono da ali a supporto di Zapata. L’assenza di centravanti puri nel Pescara costringe Oddo a schierare Caprari nel ruolo di prima punta, supportato da Benali e Cristante.

Passano appena quattro minuti ed il Pescara si rende subito pericoloso con un tiro di Memushaj che finisce a lato di poco. Non si fa attendere l’Udinese che un minuto dopo pareggia le occasioni con un pericoloso tiro di Thereau, lanciato in porta da un meraviglioso filtrante di Fofana.

L’ottavo minuto di gioco è un momento chiave per il match. Campagnaro atterra in area Zapata con un fallo ingenuo. Cartellino giallo e calcio di rigore. Thereau insacca con un pregevole cucchiaio e segna il suo primo gol dell’anno. Il suo digiuno da gol non era mai durato più di sei giornate.

L’Udinese prova a gestire il vantaggio, il Pescara tenta di pareggiare i conti spingendo e giocando un calcio molto propositivo. Al 25′ solo la traversa ferma Caprari che con una gran girata in acrobazia sfiora il gol del pareggio. Sfortunato il Pescara in questa situazione. Al 34′, Thereau pareggia il conto dei cartellini gialli con un fallo ai danni di Zampano.

Fino alla fine del primo tempo, l’Udinese riesce a gestire il Pescara senza correre troppi rischi e sfruttando (male) gli spazi concessi dagli abruzzesi. Al 42′, infatti, Thereau spreca un contropiede sbagliando il passaggio per De Paul che si sarebbe trovato a tu per tu con Bizzarri. Subito dopo è Zapata ad impensierire la difesa avversaria: la sua conclusione sul secondo palo sfiora la porta di pochissimo.

Finisce così un primo tempo in cui le due squadre si sono affrontate a viso aperto e con molta sapienza. Propositivo il Pescara, equilibrata l’Udinese che tenta di mantenere il vantaggio.

Inizia la ripresa con Oddo che chiede più spinta modificando l’assetto in un 4-3-3 con Cristante e Memushaj a supporto di Caprari. Tutto invariato per l’Udinese.

Primo cambio della partita ad opera dei friulani con Badu che prende il posto di De Paul. Delneri decide così di infoltire il centrocampo ai danni dell’attacco per occupare più campo possibile affinchè i contrattacchi del Pescara vengano neutralizzati.

Al 64′ fa il suo ingresso in campo il rientrate Hallfredson al posto di Jankto. Cambio anche per il Pescara con l’ex Udinese e Juventus, Simone Pepe, che prende il posto di Memushaj.

Minuto dopo minuto, l’Udinese riesce a controllare bene la partita. Difensivamente molto accorta, tenta di chiudere la partita sfruttando le ripartenze. Il Pescara continua la ricerca del gol del pareggio ma appare molto confuso e sotto pressione.

Al 72′ raddoppia l’Udinese con Thereau che è abile a battere in rete una respinta corta di Bizzarri che si oppone come può al potente tiro di Badu. 2 a 0 e per il Pescara sembra del tutto finita.

Oddo corre ai ripari ed effettua un doppio cambio: fuori Cristante e Benali, dentro Mitrita e Crescenzi. La squadra abbruzzese si scopre e punta verso la porta alla ricerca di un gol che aprirebbe la partita.

Gol che arriva subito dopo i cambi con Aquilani. Ottimo lavoro di Caprari sulla destra che entra in area e scarica indietro per il centrocampista romano. La sua botta è imprendibile per Karnezis. Vantaggio dimezzato per l’Udinese e dunque partita riaperta.

Il Pescara lascia parecchi buchi a metà campo ma l’Udinese non ne approfitta, preferendo una copertura totale della propria metà campo. Al 80′, terzo ed ultimo cambio per l’Udinese con Heurtaux che sostituisce Samir.

Il Pescara mette sotto pressione l’Udinese che riesce a contenere le incursioni avversarie come può, a costo di prendersi un cartellino giallo per perdita di tempo, come accade a Karnezis all’82’.

I ritmi si rialzano ma la difesa friulana è solida. L’Udinese vuole la vittoria ad ogni costo. La fatica inizia a farsi sentire per i bianconeri. Badu zoppica vistosamente e Thereau è troppo sulle gambe. Ad un minuto dalla fine dei quattro di recupero, la partita si chiude definitivamente. Crescenzi commette un fallo su Zapata, incontenibile per tutti i 90 minuti, dentro la propria area di rigore. Proprio il colombiano si incarica della battuta a rete ed è 3 a 1. Triplice fischio e finisce qua la partita.

ANALISI UDINESE PESCARA – L’Udinese non ha replicato, in termini qualitativi, il match dello Juventus Stadium ma non era sicuramente questa la giornata per mostrare il bel calcio. I tre punti erano fondamentali e sono arrivati grazie ad una prestazione senz’altro equilibrata e sicuramente assennata.

Delneri sembra aver dato una svolta ai ragazzi ed alle loro motivazioni. In una partita da sei punti, l’Udinese riesce a respirare, smuovendo la classifica e lasciando il Pescara terzultimo a tre lunghezze e con il primo scontro diretto in proprio favore.

La strada imbeccata dall’Udinese è senz’altro quella giusta. Grinta, corsa e sudore, cose che non si vedevano molto nelle prime giornate. Ma soprattutto voglia. Voglia di far bene e voglia di trovare una salvezza agevole ma per nulla scontata.

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Studente di cinema e giornalismo con la passione per lo sport. Calcio e film sono il mio pane quotidiano. Curo per DotSport la rubrica "Cinema e Sport" in cui parlo di film che si legano al mondo sportivo in ogni sua forma. Perchè lo sport, come il cinema, è anche intrattenimento.

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