
GUIDA NBA 2016-2017 – Le contender
Inutile girarci intorno: Cleveland Cavaliers (campioni in carica) e Golden State Warriors sono le principali candidate per ritrovarsi a giugno 2017 sul palcoscenico delle Finals a giocarsi l’anello (sarebbe la terza volta consecutiva) per il redde rationem definitivo. I figli della Baia partono leggermente favoriti: un pò per la voglia di dimenticare quel 3-1 di vantaggio sprecato malamente nel giugno scorso, un pò perché Kevin Durant, fiore all’occhiello della free agency dei californiani, sembra essersi perfettamente inserito negli schemi di Steve Kerr. Dall’altra parte, però, c’è un LeBron James libero mentalmente (ha finalmente vinto nella “sua” Cleveland) che potrebbe sfruttare il fatto di non avere nulla da perdere e/o di dover dimostrare qualcosa a qualcuno. Pur continuando ad inseguire «il fantasma che giocava a Chicago».
GUIDA NBA 2016-2017 – Gli outsiders
Non sono poi molte le squadre che sembrano in grado di impensierire le due favorite. A Ovest i maggiori candidati sembrerebbero gli Spurs, alla prima stagione senza Tim Duncan e alle prese con una chimica di squadra ancora lontana da quella ottimale (ma guai a sottovalutare una squadra di Popovich). I Thunder, almeno sulla carta, hanno ricostruito bene dopo la partenza di KD e, dietro Russell Westbrook, c’è un gruppo interessante e futuribile ma difficilmente adatto a competere fin da subito per qualcosa di importante. Ci sono poi i Clippers all’ultimo giro di giostra (Pierce si ritirerà e nel 2017 scadranno i contratti di Paul e Griffin) e una serie di squadre propriamente abbordabili (Blazers e Timberwolves su tutti, ma anche i “soliti” Grizzlies) soprattutto se dovessero arrivare ai playoff.
A Est, invece, LBJ e compagnia possono dormire sonni relativamente tranquilli. I Bulls sono in piena (e, a tratti, confusionaria) ricostruzione, gli Heat hanno perso Bosh e Wade e devono ripartire da un nucleo di giovani, i Knicks, per ora, sono solo una raccolta di figurine e nulla più. Il pericolo maggiore sembrano essere quei Boston Celtics che, negli anni scorsi, hanno ben operato nella fase di transizione successiva ai successi dei “Big Three”. Ma, anche in questo caso, si tratta di una squadra troppo acerba per poter seriamente impensierire a lungo andare i campioni in carica. A meno che i Toronto Raptors non si (ri)confermino come la seconda forza sull’Atlantico.
GUIDA NBA 2016-2017 – MVPs
Anche qui, i candidati sono sempre i soliti due. Stephen Curry e LeBron James. Più dietro tutti gli “altri”, anche se definirli tali è terribilmente sottostimante delle loro infinite capacità. C’è un Westbrook desideroso di dimostrare al mondo di poter essere il leader incontrastato di una franchigia, senza quel Durant chiamato, dal canto suo, a dimostrare di poter essere parte di un team e non solo un formidabile solista. Così come Damian Lillard, non più underdog di lusso, ma stella di prima grandezza di quei Blazers chiamati a confermare l’ottimo (e insperato) risultato dell’anno scorso. Ci sono, poi, un James Harden cui Houston (complice il nuovo sistema di gioco di Mike D’Antoni) ha dato le chiavi della franchigia per il prossimo futuro e un Anthony Davis chiamato al definitivo salto di qualità in quel di New Orleans.
GUIDA NBA 2016-2017 – Giovani leoni
Tanto, tantissimo hype per i protagonisti dell’ultimo Draft. E se per la prima scelta Ben Simmons si dovrà attendere gennaio (causa infortunio), sarà interessante vedere l’impatto dei vari Ingram, Hield, Dunn, Brown, Maker. Occhio anche al “tridente” croato Bender-Saric-Zubac, oltre che al figlio d’arte Domantas Sabonis, sacrificato dai Magic per arrivare ad Ibaka. Per candidati come “Steal of the Draft” si segnalano Denzel Valentine (scelta n.14 dei Bulls) e Juan Hernangomez (ai Nuggets con la 15).
Per quelli che in Nba ci sono già, invece, val la pena seguire Karl-Anthony Towns e Giannis Antetokounmpo. Il primo è pronto a prendersi i Timberwolves dopo l’addio di Garnett, il secondo ha ricevuto da coach Jason Kidd le chiavi dell’attacco dei Bucks (agirà da playmaker, una novità per lui). Se tutto va come deve, ci sarà da divertirsi.
GUIDA NBA 2016-2017 – L’ultimo ruggito
Il 2016 ci ha lasciato in (triste) dote gli addii di Kobe Bryant, Tim Duncan e Kevin Garnett. Il 2017 quello certo di Paul Pierce e quelli probabili di Vince Carter e Dirk Nowitzki. E’ la fine di una generazione di giocatori che ha contribuito a far conoscere la Nba in tutto il mondo e ha permesso a milioni di ragazzini di appassionarsi a questo sport. Godiamoci, quindi, gli ultimi sprazzi di questa golden age finché siamo in tempo.
GUIDA NBA 2016-2017 – Italians
Dopo 10 anni tra luci (poche) e ombre (molte di più), Andrea Bargnani ha salutato ed è tornato in Europa sponda Baskonia (scelta felicissima per il momento), lasciando i soli Marco Belinelli e Danilo Gallinari come alfieri della pallacanestro tricolore oltreoceano. Il profeto da San Giovanni in Persiceto, dopo una stagione difficile tra le fila confuse e confusionarie dei Sacramento Kings, è passato agli Hornets dell’idolo Michael Jordan alla ricerca dell’ambiente ideale in cui esprimere le sue qualità (le stesse che lo portarono al titolo con gli Spurs nel 2015); Danilo, invece, è diventato il simbolo riconoscibile dei Denver Nuggets, squadra che, però, non nutre aspettative di vittoria in tempi brevi. Difficile che questa dimensione possa andargli bene ancora per molto.
GUIDA NBA 2016-2017 – TUTTI I ROSTER DELLE SQUADRE NBA