
Una Juventus poco brillante e che a un certo punto ha rischiato perfino di pareggiare se non fosse stato per la bravura di quel campione di Gigi Buffon, a dispetto dell’errore iniziale sul gol di Jankto, vince anche contro l’Udinese. Grazie a questo risultato la squadra di Massimiliano Allegri allunga sul Napoli (+7), fermato ieri in casa dalla Roma, e sulla stessa squadra giallorossa (+5). Ma quanta fatica! La Juventus esercita fin da subito un certo predominio territoriale, creando un paio di palle gol come quella divorata da Mandzukic a metà circa del primo tempo. Ma si tratta di un predominio sterile, e di azioni frutto più dell’estemporaneità che di un vero e proprio dominio tecnico e tattico, e nel pubblico inizia a serpeggiare una brutta sensazione. E quando al 30′ Jankto trova la rete del vantaggio friulano con la complicità di Buffon, tale sensazione viene acuita maggiormente. Quella con l’Udinese sembra diventare la tipica gara che rischia di complicarsi maledettamente se non viene risolta dalla giocata estemporanea del fuoriclasse.
Ed è così che dal grigiore generale, per fortuna della Vecchia Signora questa arriva: il minuto è il 43′, la zolla del terreno è quella dei Del Piero e dei Pirlo. Sul pallone va Dybala e l’argentino pennella una punizione degna dei due campioni italiani. 1-1 e tutti negli spogliatoi. Nella ripresa la Juventus sembra essere entrata in campo col piglio giusto, decisa a ribaltare la gara. Ma i suoi attacchi sono come nel primo tempo, casuali, frutto di giocate individuali e spesso poco efficaci anche a causa di un Mandzukic avulso dal gioco e di un Cuadrado confusionario come non mai. Per fortuna che intorno al 48′ De Paul compie una sciocchezza e atterra in area di rigore Alex Sandro, altrimenti chissà come sarebbe andata a finire. Sul dischetto va Dybala, e il talentuoso argentino non sbaglia segnando il 2-1. Rimonta completata e partita apparentemente chiusa, anche se nel finale, come detto in apertura di articolo, San Buffon salva il risultato con una parata delle sue, cancellando così la mezza papera sul gol del vantaggio dell’Udinese. Ad ogni modo, la partita di ieri ha confermato alcune delle cose che si conoscono già da tempo: in primis, la Juventus turnover o meno, deve schierare sempre dal primo minuto Higuain. Poi visto che a centrocampo mancano sostituti all’altezza dei titolari, fra gennaio e giugno, devono arrivare almeno altri due campioni veri da affiancare ai vari Pjanic, Marchisio, Khedira e compagnia cantante. Ma nel frattempo occorre trovare una soluzione anche tattica alle carenze d’organico in quel reparto, possibilmente migliore di quel 4-4-2 adottato ieri. Infine bisogna capire cos’ha Cuadrado: corsa a parte, non salta più l’uomo come prima, sbaglia passaggi elementari e tira come se avesse due mozzarelle al posto dei piedi.
L’Udinese di Del Neri dal canto suo ha fatto la sua onesta partita, cercando di contenere gli sterili attacchi dei bianconeri torinesi, ma anche di tentare fino alla fine delle pericolose sortite in avanti, dove si è distinto in particolare Thereau, una spina nel fianco per i difensori juventini e l’uomo più pericoloso dei friulani. Questi si sono semmai rivelati ingenui dietro, concedendo prima una punizione al limite da posizione favorevole poi sfruttata magistralmente, come detto, da Dybala, e dopo un rigore netto quanto evitabilissimo per un palese errore di De Paul che ha messo giù in area Alex Sandro in un’azione tutt’altro che pericolosa.
TABELLINO
Juventus-Udinese 2-1
Reti: 30′ Jankto, 43′ e 51′ Dybala (rig).
Juventus (4-4-2): Buffon; Lichtsteiner, Barzagli, Benatia (70′ Bonucci), Evra; Cuadrado, Lemina, Hernanes, Alex Sandro; Dybala (81′ Sturaro), Mandzukic (66′ Higuain). A disp. Audero, Neto, Pjanic, Khedira, Marchisio, Mattiello, Kean. All. Allegri.
Udinese (4-1-4-1): Karnezis; Wague, Danilo, Felipe, Samir (46′ Adnan); Fodana; Kums, De Paul (55′ Perica), Jankto (75′ Heurtaux), Thereau; Zapata. A disp. Scuffet, Perisan, Angella, Armero, Penaranda, Matos, Evangelista, Balic. All. Delneri.
Arbitro: Gavillucci di Latina.
Ammoniti: 45’+1 Wague (U), 59′ Perica (U), 66′ Hernanes (J).