L’editoriale di Milan-Sassuolo: che sia rinascita rossonera?

L’editoriale di Milan-Sassuolo: che sia rinascita rossonera?

Il Milan vince a San Siro una delle partite indiscutibilmente più sentite dell’anno rossonero: batte 4 a 3 la “bestia nera”, o meglio neroverde, già che i match contro il Sassuolo degli ultimi anni non hanno mai portato tanta gioia in casa rossonera. Il Milan vince, e non solo vince, ma dà una prova di coraggio che in pochi si sarebbero aspettati: regala al pubblico milanese una dimostrazione di perseveranza e caparbietà che permette ai rossoneri di rimontare una partita che sembrava destinata a concludersi in sconfitta. Il Milan vince dopo essere andato sotto di due reti, e riacciuffa i tre punti: cosa mai successa in questo avvio di campionato.

Si potrebbe partire dalla fine, dicendo che Milan-Sassuolo è finita con un risultato bugiardo, che non rende onore agli avversari neroverdi, da lodare per l’abilità che hanno dimostrato, per il bel gioco e  per la continua crescita nonostante i numerosi infortuni.

I 90 minuti di gioco sono stati scanditi da continui cambi di ritmo:  all’inizo le squadre sembrano voler provarle tutte per portare a casa il risultato, con continue azioni da gol da entrambe le parti. Apre le danze di questo show il numero 5 del Milan, Jack Bonaventura, fino a questa partita ancora a secco di gol. Il giocatore vede però  svanire il suo sforzo da una splendida rete di Politano appena due minuti dopo, e la partita si riassesta sulla parità, portando il punteggio fino al fischio di fine primo tempo.
Dal rientro in campo ecco succedere di tutto: dal 2 a 1 firmato dall’ex milanista Acerbi su una dormita della difesa rossonera al 3 a 1 firmato Pellegrini. (Nota amara per i padroni di casa, a proposito del giocatore nero verde: Lorenzo Pellegrini nasce come attaccante, ma nelle giovanili della Roma l’allenatore del tempo decise di spostarlo a centrocampo. E chi potrebbe essere l’allenatore in questione, se non Vincenzo Montella?).
Il match sembra concluso, e anche i padroni di casa ormai sembrano non essere noti per la loro capacità di reazione alle partite avverse. Ma invece è proprio a questo punto che le sorti di Milan-Sassuolo cambiano.
Rigore –generosamente- conquistato da Niang e realizzato da Bacca riporta il punteggio sul 3 a 2, e poco dopo arriva il turno del predestinato Manuel Locatelli, che su respinta della difesa degli emiliani, si inventa un tiro al volo di sinistro sotto l’incrocio. 3 a 3 ma tutto è ancora aperto: a chiudere i conti ci pensa Gabriel Paletta su colpo di testa: la rimonta è compiuta.

Il sassuolo recrimina un rigore e un arbitraggio non impeccabile, ma il Milan può prendere fiato prima della sosta e godersi i suoi “piccoli” talenti, tra cui lo stesso Locatelli e il solito Gigio Donnarumma che anche in questa partita riesce a salvare la sua squadra. Il tecnico rossonero intanto sembra aver portato in casa una nuova aria, un’aria nella quale a volte si può volare in alto, fino a recuperare uno svantaggio e una partita indirizzata ormai verso una strada precisa.

Bravi i neroverdi di Di Francesco che riescono ad andare a San Siro e giocarsela fino all’ultimo contro  l’ormai -a tratti “risorto”- diavolo.

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