
MILAN – SASSUOLO / Una sconfitta rocambolesca, ma per certi versi meritata e altrettanto utile. Il Sassuolo inciampa sul campo del Milan, perde per 4-3 e rallenta di nuovo il passo, chiudendo una quattro-giorni non esattamente positiva in quanto a risultati e prestazioni. La sconfitta sul campo del Genk di giovedì è stata solamente il preludio a quella di ieri, ben più grave.
Sembra piuttosto lampante che i neroverdi stiano pagando le fatiche del dover competere su più fronti. L’Europa League ha portato soddisfazioni, è una competizione nella quale i ragazzi di Di Francesco possono farsi valere, ma sta anche iniziando a rappresentare un’insidia, specialmente quando si tratta di trasferte. Lo scotto da pagare è stato senza dubbio inflazionato anche dagli infortuni, che nonostante la rosa comunque lunga hanno influito.
Diversi uomini chiave si sono trovati a giocare in continuazione, data l’assenza degli ideali primi sostituti, oppure altri sono stati buttati nella mischia un po’ troppo frettolosamente, con risultati alterni. In ogni caso, la causa primaria dell’assenza di risultati è certamente l’alto numero di gare disputate in un periodo ristretto. Da lì, tutte le conseguenze.
Nel caso specifico di ieri, Di Francesco ha optato per la meglio gioventù, partendo da Adjapong lanciato a sorpresa in avanti, mentre in mediana sono arrivate le conferme di Pellegrini e Mazzitelli. In quanto a rendimento, poche obiezioni: i segni di cedimento si sono visti, per l’appunto, sul lungo periodo. Non tanto per una questione fisica, ma mentale, dall’episodio del rigore concesso a Niang in poi.
Anche la sfortuna ha certamente voltato le spalle al Sassuolo. specialmente in quanto ad episodi (i due rigori), ma non può comunque essere un’attenuante per spiegare la sconfitta. La quarta in campionato, a fronte di sole tre vittorie. La pausa arriva nel momento più opportuno: l’obiettivo è tirare il fiato, sgomberare la mente, e ripartire dalle solidissime certezze.