Atalanta-Napoli amarcord: quando Sosa imitò (inutilmente) Van Basten

Atalanta-Napoli amarcord: quando Sosa imitò (inutilmente) Van Basten

Ci sono partite che nascono male e finiscono peggio, nonostante i presagi della viglia fossero di tutt’altra specie. E’ il caso di Atalanta-Napoli di un freddo 2 dicembre 2007: gli azzurri di Edy Reja si presentano in formazione tipo (classico 3-5-2 con Hamsik a supporto di Lavezzi e Zalayeta) al cospetto dei bergamaschi falcidiati da squalifiche e infortuni e schierati da Gigi Del Neri in un insolito 4-4-1-1, con Doni alle spalle di Sergio Floccari unica punta.

Eppure sono i padroni di casa ad andare in vantaggio proprio con Floccari, cui bastano cinque minuti per andare in rete su azione da calcio d’angolo: l’assist è di Ferreira Pinto che si rivelerà un autentico incubo per la difesa partenopea. La quale patisce troppo i tagli egli esterni bergamaschi, capitolando nuovamente al minuto numero 21: stavolta è Langella ad approfittare della dormita di Garics e a fulminare l’incolpevole Iezzo.

Reja prova a cambiare le carte in tavola inserendo Bogliacino e passando ad uno strano 4-3-3 ma il copione è sempre lo stesso. Anzi, il passivo peggiora poco dopo la mezz’ora: Ferreira Pinto fa quello che vuole del povero Savini prima di servire un comodo assist a centro Area per Doni che non a problemi a fare 3-0. Il Napoli è in ginocchio e capitola nuovamente in apertura di ripresa: è Carrozzieri a calare il poker con un facile tocco sottomisura su assist di Tissone.

A quel punto Reja pensa già alla partita successiva e inserisce Calaiò e Sosa per Hamsik e Zalayeta. Ed è proprio l’argentino a rendere meno amaro il pomeriggio dei napoletani mettendo a segno il gol più bello della sua carriera a un minuto dal suo ingresso in campo: il rilancio di Domizzi è quel che è, ma il ‘Pampa’ trova il modo di coordinarsi e di colpire di controbalzo dal vertice destro dell’area di rigore, in un movimento simile a quello che permise a Marco Van Basten di siglare lo storico gol contro l’URSS nella finale degli Europei del 1988.

Una rete splendida ma inutile. Anche perché, poco dopo, arriverà il 5-1 del migliore in campo Ferreira Pinto, abile a battere Iezzo dopo la palla filtrante di Doni.

Di seguito il tabellino del match:

ATALANTA-NAPOLI: 5-1

ATALANTA: Coppola; Belleri, Carrozzieri, Capelli, Bellini, Ferreira Pinto (33’st Pellegrino), Guarente, Tissone, Langella (10’st Padoin); Doni (42’st Muslimovic), Floccari. A disposizione: Forsyth, Manfredini, Defendi, Bernardini. Allenatore: Del Neri

NAPOLI: Iezzo; Cupi (33’pt Bogliacino), Cannavaro, Domizzi; Garics, Blasi, Gargano, Hamsik (14’st Calaiò), Savini; Lavezzi, Zalayeta (14’st Sosa). A disposizione: Gianello, Grava, Contini, Montervino. Allenatore: Reja

ARBITRO: Gervasoni di Mantova

RETI: 6’pt Floccari, 21’pt Langella, 36’pt Doni, 2’st Carrozzieri, 15’st Sosa, 29’st Ferreira Pinto

NOTE: Pomeriggio soleggiato, terreno in buone condizioni. Spettatori: 11mila circa. Ammoniti: Blasi, Guarente, Bellini, Domizzi. Angoli: 7-6. Recuperi: 2’pt e 0’st.

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Laureato in Giurisprudenza e giornalista professionista, da piccolo sognavo di diventare calciatore, giocatore di basket, pilota di Formula 1. Scrivere di tutte queste cose mi ha permesso in qualche modo di realizzare quei sogni.

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