Sassuolo – Udinese: la fascia destra neroverde fa la differenza

Sassuolo – Udinese: la fascia destra neroverde fa la differenza

SASSUOLO / Tre punti per scacciare i fantasmi dopo il k.o. esterno con il Chievo. La medicina migliore nel calcio è sempre la vittoria, sofferta o netta che sia. Il Sassuolo lo sa bene, e la partita di ieri contro l’Udinese ne è la testimonianza. Al netto di sette infortuni, tutti di potenziali titolari (in una rosa che ha di fatto più di venti giocatori che potrebbero tranquillamente essere considerati tali), la vittoria per 1-0 è limpida e meritata, nonostante un assedio finale subito causa stanchezza.

Di Francesco scopre le carte per l’occasione. Sceglie rigorosamente una fascia da cavalcare, la destra, dove Adnan, Jankto e Thereau mostrano di formare un asse di opposizione tutt’altro che solido, per motivi differenti. Il tecnico punta sull’equilibrio a centrocampo: tutti i suoi uomini di mediana sono in grado di garantirlo, ma Biondini ci aggiunge anche esperienza e un pizzico di sacrificio in più degli altri, anche se meno qualità. In questo modo Lirola ha più spazio per offendere, trova maggior margine di manovra in avanti, può proporsi con costanza, avendo alle sue spalle un giocatore in grado di coprirlo. I risultati si vedono, gli attacchi arrivano quasi sempre dalla sua parte piuttosto che dalla sinistra, anche perchè Politano gioca in quella zona fino all’ora di gioco, garantendo anche imprevedibilità.

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Il confronto con la fascia sinistra, nel grafico tratto da Squawka, non lascia alcun dubbio a riguardo. Sul fondo da destra, sempre e comunque, con il terzino spagnolo di proprietà della Juventus a fornire una continua alternativa, seguito poco e male dall’avversario. Dall’altra parte è invece più equilibrio, Peluso sale poco e solo nella ripresa, Ragusa si nasconde nelle pieghe della gara senza emergere particolarmente. Logica conseguenza, tutte le maggiori occasioni, tra cui quella che decide il match, si generano dalla stessa parte.

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Quattro delle sette palle-gol nel match del Sassuolo partono da quel versante (due sono corner, generati comunque da offensive a destra), due sono costruite con un ultimo passaggio centrale, una sola dalla sinistra.

Se proprio si vuole muovere una critica ai neroverdi, è immediato andare a parare nell’ambito della precisione e della concretezza: una percentuale di precisione del 44%, sotto la media stagionale in campionato (51%). Evidente che un pizzico di cinismo in più avrebbe potuto permettere al Sassuolo di dormire sonni più tranquilli. Tutto sommato, però, va bene così.

Il prossimo impegno europeo sul campo del Genk sarà per Di Francesco l’occasione buona per confermare i progressi dei propri ragazzi, i quali hanno conquistato 9 punti su 18 disponibili, avendone persi tre a tavolino. Senza quell’errore, staremmo parlando di un terzo posto alle sole spalle di Juventus e Napoli. Tanto basta a intuire la dimensione. E tutto questo, o per lo meno buona parte, senza contare su Berardi…

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