
L’Olimpia vince la Supercoppa grazie a una partita autoritaria e controllata sin dai primi istanti di gara, riuscendo a schiantare Avellino senza grossa difficoltà: 90-72 il risultato finale, per l’Olimpia è la prima Supercoppa conquistata e il terzo trofeo consecutivo dopo le vittorie in campionato e coppa Italia.
Dopo un primo tempo sostanzialmente equilibrato ma chiuso sul +10 (44-34) dai meneghini grazie a Sanders ed Hickman, a metà terzo quarto si sveglia anche Dragic e Milano raggiunge il +21 (63-42), per poi finire in scioltezza e controllare la partita nei minuti rimanenti. Nonostante l’assenza di Raduljica e Abass, l’Olimpia ha fornito una prova di forza incredibile, confermandosi anche quest’anno la squadra da battere. MVP dell’incontro Kruno Simon (25 punti per lui), coadiuvato dalle solide prestazioni di Hickman (15) e Dragic (11); nelle file di Avellino buona la prova di Ragland (18),anche se inutile per una Sidigas che non ha saputo reggere l’urto meneghino.
Dopo le sconfitte contro Sassari e Reggio Emilia delle ultime due edizioni, l’Olimpia vince la Supercoppa da dominatrice, senza subire la pressione dell’essere favorita alla vigilia: il nuovo capitano Cinciarini può alzare la coppa al cielo, mettendo il primo tassello a una stagione che, almeno in Italia, si preannuncia trionfale per l’Olimpia, vista la sua forza rispetto alle altre.
Coach Repesa così commenta la grande vittoria: “Posso solo fare i complimenti ai miei ragazzi per come hanno giocato in queste due giornate. Abbiamo vinto con merito un trofeo che ci mancava in bacheca davanti ai nostri tifosi. Secondo me in difesa e transizione offensiva abbiamo fatto cose interessanti, ma certamente, soprattutto in attacco, ci sarà molto da migliorare”.
Anche Kruno Simon si mostra soddisfatto: “Stiamo crescendo come gruppo giorno dopo giorno in un gruppo in parte rinnovato. Ci vuole tempo, la qualità è molta ed abbiamo già visto lampi importanti in questi due giorni e che fanno guardare con ottimismo al futuro dopo aver battuto un’ottima squadra come Avellino”.
Insomma, c’è grande entusiasmo nell’ambiente meneghino, che dopo i grandi investimenti in sede di mercato di quest’estate, sta cominciando a raccogliere i frutti del lavoro di società e coach, con l’obiettivo di confermarsi in Italia e tentare di arrivare il più lontano possibile in Eurolega.