Chievo: i punti deboli della sconfitta contro il Napoli

Chievo: i punti deboli della sconfitta contro il Napoli

Il Chievo cade in piedi al San Paolo di Napoli, anche se per tutta la prima frazione di gioco non mostra la sua solita personalità. Gli uomini di Maran giocano bene, sono organizzati e compatti, ma commettono l’errore di non pressare alti e di non aggredire gli avversari. C’è timidezza, ma l’arrocco sembra funzionare. I partenopei dapprima s’adeguano ai ritmi bassi dei veneti, poi, capendo le loro intenzioni, la buttano sulla velocità. Soltanto così infatti, la “scatola-Chievo” poteva essere aperta. La squadra della Diga rinuncia a giocare, prova a pungere raramente in contropiede e si lascia infilare dalle rapidissime manovre sulle fasce dei campani. Ghoulam e Insigne da una parte e Callejon dall’altra fanno letteralmente impazzire Cacciatore e Gobbi, mentre in mezzo, Hamsik e soprattutto Zielinski vincono i duelli con Castro e Hetemaj.

Le azioni da gol azzurre non saranno tantissime, ma quelle prodotte bastano a perforare le barricate dei “mussi”. Poco dopo il quarto d’ora, Sorrentino nega la rete a Gabbiadini (conclusione di testa su azione da sinistra) con un gran colpo di reni, ma neanche 10’ più tardi (a seguito di nuove iniziative), il portiere non può nulla sul tiro a giro dello stesso numero 23 (manovra dalla destra con assist vincente di Callejon). A frittata fatta il Chievo prova finalmente ad affacciarsi nella metà campo di casa. Il Napoli allenta la presa e Meggiorini e Inglese, seppur ben controllati offrono sponde a Castro e Cacciatore per le loro velleitarie conclusioni. Troppo poco. E ai campani basta un’altra accelerata per mandare a soqquadro per la seconda volta lo scacchiere di Maran. Dalla corsia mancina, Insigne “premia” l’inserimento di Hamsik: botta e Sorrentino è battuto.

Nella ripresa la musica cambia. Gli ospiti comprendono che snaturalizzarsi è inutile e si mostrano più sfrontati. Si produce gioco e sotto l’ispirazione di Birsa si presentano con maggiore frequenza dalle parti di Reina. Gli sforzi però restano vani e Maran dalla panchina prova a cambiare qualcosa. Le mosse Floro Flores e De Guzman sono le più azzeccate e da un affondo proprio del neo entrato attaccante (lanciato da Radovanovic), il match poteva riaprirsi sul serio. Il nr 83 sul filo del fuorigioco s’invola verso Reina ma al momento del tiro viene contrastato (forse fallosamente) da Koulibaly: l’opportunità sfuma. A De Guzman invece il merito di accendere per ben 2 volte Inglese (per lui tanto lavoro sporco), il quale però non ne approfitta.

Il prossimo turno il Chievo giocherà ancora fuori casa. Se a Napoli era proibitivo, a Pescara ci si potrà rifare.

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