Gianfranco Petrillo ha deciso, in collaborazione con docenti e traduttori, di mandare un messaggio. L’oggetto principale è il dare il giusto merito all’attività del traduttore e riconoscergli il credito che merita anche come primo critico letterario di un’opera straniera. L’esigenza è quella di far conoscere al mondo qual è il vero valore del lavoro svolto dal traduttore, che viene costantemente sottovalutato, ancora peggio, sottostimato.
Petrillo non punta direttamente il dito contro un particolare nemico ostracizzante, ma fa capire chiaramente come la sua invettiva sia rivolta verso gli editori prima di tutto, ma anche la grande massa dei lettori che non si rendono praticamente mai conto che tra l’autore del libro che sfogliano, odorano, divorano, e loro esiste un filtro. Un interprete e mediatore che non è altro che il traduttore, che esprime e porta la sua personalità all’interno del lavoro.
Traduttori e Docenti che aderiscono al progetto si occupano di tutte le categorie del tradurre, dall’ambito letterario a quello manualistico, operando talvolta all’interno delle varie agenzia di traduzione. Quando parliamo di traduzione di un testo, ad esempio, non ci riferiamo solo alla traduzione di Moliére o Hemingway, ma anche di un semplice documento giuridico sotto mano di un’agenzia traduzioni legali. Dove risiede qui l’interpretazione del testo? Semplicemente nell’analisi del contenuto e del suo significato, per capire se l’agenzia specializzata subordinata sarà un’agenzia traduzioni asseverate legalizzate o una esperta in visure camerali.
In Italia spesso tante cose passano sotto silenzio, e “Tradurre” vuole dar voce a chi se la merita davvero, articolandosi in sezioni di pratica, studi e ricerche, e proponendo articoli teorici e storici legati al mondo della traduzione.
Contribuiranno ad innalzare ulteriormente il livello di professionalità (già alto) della redazione, presentata ufficialmente in maggio in occasione del Salone di Torino, figure note al mondo della traduzione quali Susanna Basso e altri illustri colleghi.