Roma 2024, il no della Raggi e la mossa di Malagò

Roma 2024, il no della Raggi e la mossa di Malagò

Roma 2024, è davvero tutto finito? Così sembra, dopo il mancato presentarsi di Virginia Raggi all’incontro in Campidoglio con Giovanni Malagò, Luca Pancalli e Diana Bianchedi, seguito dalla tranciante conferenza stampa del sindaco della capitale. Il presidente del Coni, quello del Cip e la coordinatrice del Comitato promotore hanno a loro volta convocato una conferenza stampa, ribattendo punto su punto al sindaco grillino. Malagò ha ribadito che “sarebbe un delitto perdere un’occasione come questa”, consigliando alla Raggi “di non votare la mozione anti-olimpica, che darebbe un significato formale a quanto da lei annunciato”.

Martedì 27 settembre, l’atto formale del comune di Roma è ciò che servirà per cancellare la delibera della precedente giunta capitolina; in diciassette mesi, però, il Comitato promotore delle Olimpiadi 2024 ha speso fondi pubblici ricevuti tramite una legge dello Stato per circa undici milioni di euro, cosa che potrebbe portare ad un ricorso presso la Corte dei Conti. Oggi giovedì 22 settembre, nel frattempo, Malagò discuterà con Matteo Renzi sugli interventi del fondo sport e periferia ma, pacificamente, anche di Roma 2024; le prospettive rispetto alla dichiarazione di appena una settimana fa – “Un commissario governativo che mandi avanti la candidatura? Tecnicamente è possibile, ma, così, daremmo una brutta immagine di noi al Comitato Olimpico Internazionale…” sono infatti radicalmente cambiate.

Roma non vede allontanarsi solo la suggestione dei Giochi Olimpici, ma anche complicarsi l’organizzazione dei quattro incontri di Euro 2020, senza considerare il Giubileo del 2025, come confermato da quanto scritto dal Comitato promotore: “Ci dispiace che le opere ed infrastrutture che dovranno essere fatte per l’anno giubilare ricadranno a carico del bilancio della città. Con i Giochi invece…”. Dalle Olimpiadi, la città riceverebbe infatti un miliardo e settecentomila dollari solo dal Cio; tutto finito, in attesa della certificazione della giunta, ma anche di una mossa a sorpresa da parte di Malagò, per superare miracolosamente indenni il primo ‘scoglio’ del 7 ottobre.

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Piacentino di nascita e lunigianese d'adozione, maniaco di (quasi) tutti gli sport ed 'esperto' del loro lato 'gossipparo'.

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