Champions League: Napoli, guai a sottovalutare l’avversario. Soprattutto a Kiev

Champions League: Napoli, guai a sottovalutare l’avversario. Soprattutto a Kiev

D’accordo i tempi di Lobanovski in panchina e di Shevcenko e Rebrov in attacco sono lontani. Ma la Dinamo Kiev non può comunque essere sottovalutata, tanto più in un girone che, Napoli a parte, vede tanto equilibrio. Parola che, in Champions League, fa spesso rima con insidia, con squadre che cercano i salvifici punti qualificazione anche nelle partite in cui, teoricamente, non ci sarebbe storia.

Ed ecco, quindi, che per la squadra più titolata dell’ex Unione Sovietica l’esordio casalingo nella Coppa più importante contro gli azzurri di Sarri, rappresenta una possibilità non da poco per provare a sparigliare fin da subito le carte in tavola nel girone B. Tanto più che in panchina siede proprio quel Serhij Rebrov (che con Sheva ha formato una delle coppie d’attacco più temute del continente) che, dopo tanta gavetta nelle giovanili, ha preso le redini della prima squadra con risultati eccellenti: 2 scudetti, 2 Coppe d’Ucraina e 1 Supercoppa in appena due stagioni.

Il tutto facendo dell’imprevedibilità tattica e dell’equilibrio i propri punti di forza. Difficile declinare l’11 tipo della Dinamo, non foss’altro per l’assenza di un modulo di base. Rebrov, infatti, preferisce adattarsi di volta in volta all’avversario che ha di fronte, optando per lo schieramento e gli uomini più funzionali al contesto, senza gerarchie o “titolarissimi” di sorta. Ed ecco, quindi, come l’offensivo 4-3-3 utilizzato in campionato, diventa il più equilibrato 4-1-4-1 di Coppa con la possibilità di passare agilmente al 4-2-3-1 che, con tutta probabilità, vedremo stasera. Il tecnico ucraino sa perfettamente che le migliori armi del Napoli post Higuain sono i tagli degli esterni alle spalle di Milik e, perciò, opterà per un modulo in cui verrà richiesto grande sacrificio in fase di non possesso ai suoi due laterali d’attacco Gusev e Yarmolenko. Quest’ultimo, insieme allo storico capitano Shovkovsky (classe 1975, 29 trofei tutti con la stessa maglia), è il giocatore di punta dei figli di Kiev che. in più, da questa stagione possono anche contare sul talentuoso ventiduenne paraguaiano Derlis Gonzales (cui Rebrov potrebbe preferire il più esperto Gusev) proveniente dal Basilea. La squadra ucraina, pur non potendo contare su una difesa molto, è comunque una compagine molto equilibrata, che sa stare bene in campo e che si è già dimostrata molto valida sulle transizioni dopo il recupero di palla nella propria metà campo: probabile, quindi, che assisteremo a una gara d’attesa da parte dei padroni di casa che proveranno a stanare gli avversari per poi ripartire velocemdnte in contropiede.

Al netto di tutto questo, comunque, la missione per il Napoli è tutt’altro che impossibile, a patto di non sottovalutare l’avversario e di non farsi prendere dalla frenesia se il risultato non dovesse sbloccarsi fin da subito. Servirà tempo, pazienza e attenzione: tutte cose che Maurizio Sarri va ripetendo da due giorni a questa parte in quel di Castelvolturno.

Per quanto riguarda la formazione, invece, sono pochi i dubbi del tecnico toscano: rispetto alla vittoriosa trasferta di Palermo tornano Hysai, Allan e Mertens, che andranno a fare compagnia ai confermatissimi Callejon, Milik, Jorginho e Hamsik dell’ultimo periodo. In difesa, risolti i piccoli problemi legati al passaporto, Albiol sarà regolarmente al suo posto accanto a Koulibaly.

PROBABILI FORMAZIONI

DINAMO KIEV (4-2-3-1): Shovkovskiy; Morozyuk, Vida, Khacheridi, Makarenko; Rybalka, Garmash; Yarmolenko, Sydorchuk, Gusev; Moraes;
NAPOLI (4-3-3): Reina; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Allan, Jorginho, Hamsik; Callejon, Milik, Mertens.

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Laureato in Giurisprudenza e giornalista professionista, da piccolo sognavo di diventare calciatore, giocatore di basket, pilota di Formula 1. Scrivere di tutte queste cose mi ha permesso in qualche modo di realizzare quei sogni.

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