
La stessa identità, da gestire in una nuova maniera. Il Sassuolo ha parzialmente rifatto il look al proprio attacco, inserendo ben quattro nuovi elementi, a fronte di tre partenze. Eusebio Di Francesco ha una vasta gamma di possibilità tecniche, e dalla gestione di queste potrebbe passare buona parte del destino neroverde in stagione.
L’intoccabile è chiaramente Domenico Berardi sul lato destro del tridente, ruolo ricucitogli quasi ad hoc nel corso degli anni dal proprio tecnico. Sostenere però tre competizioni in contemporanea potrebbe costare caro al classe 1994 in quanto a stanchezza, specialmente per la tipologia di lavoro che svolge in fase di movimento. Proprio per questo probabilmente è stato acquistato Federico Ricci, sostituto ideale per caratteristiche e per posizione, il quale per la probabilità di tour de force piuttosto frequenti si potrà ritagliare un ampio spazio.
Il talento cresciuto nella Roma potrebbe però spostarsi anche sulla fascia opposta, nello spot lasciato vuoto da Sansone ed ora occupato con ottimi risultati da Politano, altra ala pura preferibilmente destra, “adattatosi” sulla corsia mancina nelle prime uscite stagionali. Idealmente sarà quest’ultimo il titolare (termine sempre da prendere con le pinze), ma la concorrenza alle sue spalle del chiacchieratissimo Ragusa potrebbe mettergli pressione. Dopo tanta gavetta in Serie B, il siciliano si è meritato una chance al piano successivo e ha svariate motivazioni per fare bene. Anche lui, come Politano e Ricci, è in grado di coprire entrambe le fasce, non disdegnando eventualmente anche impieghi da prima punta.
Lo sparigliatore delle due coppie è però Gregoire Defrel. Di Francesco parlò di lui come un giocatore “in grado di coprire tutti i tre ruoli dell’attacco“, e non lasci ingannare la frequenza con cui ha interpretato la posizione di punta centrale. D’altro canto, con Berardi e Sansone era piuttosto complicato trovare spazio sugli esterni. Quest’anno però l’arrivo di Alessandro Matri apre anche a questa nuova possibilità. L’ex Milan è un attaccante puro, un perno avanzato, conseguentemente risulta difficile se non impossibile immaginarlo largo. Altrettanto complicato è immaginare un ballottaggio necessario e continuo tra lui ed il francese: proprio per questa ragione il pensiero va allo spostamento sulla fascia dell’ex Cesena.
In realtà a Sassuolo è approdato anche un altro avanti in grado di giocare in ogni posizione dell’attacco, vale a dire Pietro Iemmello. Tra i sette del lotto è indubbiamente l’ultimo delle gerarchie, tanto che sembrava più volte vicino a volare in prestito in giro per l’Italia, ma alla fine la sua permanenza in Emilia offre a Di Francesco l’ennesima alternativa.
In una stagione da cinquanta partite (e chissà, forse anche di più) come quella che il Sassuolo si appresta a vivere, le rotazioni del reparto avanzato rappresentano una discriminante non indifferente riguardo al rendimento. Per assortimento, i neroverdi possono considerare il proprio attacco tra i migliori della Serie A, ma starà a Di Francesco e ai suoi uomini confermare la supposizione, rendendola una verità.