
Seconda sconfitta nelle prime due giornate di campionato per l’Atalanta, fortemente al di sotto delle aspettative. Infatti in estate molti avevano parlato di “Obiettivo Europa”, sottovalutando i problemi di ambientamento dei nuovi arrivati e del Mister. La partita di ieri contro la Sampdoria ha evidenziato i problemi difensivi, già riscontrati contro la Lazio nella prima giornata.
6 gol subiti in due partite sono troppi, causati sia errori dei singoli che dell’intero reparto arretrato. Se con la Lazio non aveva brillato l’ “armonia” del tridente difensivo, ieri i singoli componenti hanno commesso gravi errori di lettura e concentrazione. Raimondi ha subito per tutta la partita la velocità e la fantasia di Muriel, causando il rigore poi trasformato da Quagliarella. Sul secondo gol Zukanovic perde la marcatura dell’ex-Barreto e Sportiello appare poco reattivo sul suo palo. Anche l’estremo difensore neroazzurro è apparso poco concentrato nelle prime due giornate di campionato, molto probabilmente per le voci di mercato che lo vedono protagonista. Prestazione negativa anche per il rientrante Carmona, espulso al 42’. Espulsione ritenuta eccessiva dai suoi compagni, tuttavia bisogna sottolineare che era il 4 fallo in 40 minuti.
Non esente da colpe anche Mister Gasperini, che a fine primo tempo sul 2-1 inserisce Konko per Paloschi, lasciando come terminale offensivo il solo Gomez. Il 4-4-1 del secondo tempo garantisce maggior copertura difensiva, ma non consente ai neroazzurri di creare occasioni per il pareggio. Due soli tiri in tutta la partita, compreso il gol, troppi pochi per poter pensare di ottenere un buon risultato.
Due le note positive della serata: Kessie e D’Alessandro. Il giovane ivoriano ha dimostrato ancora le sue doti, con giocate di qualità spesso di prima intenzione. 3 gol in 2 partite, 87% di precisione nei passaggi e rating di 8,2 (fonte: whoscored, primo centrocampista in Italia), non male per un debuttante nella massima serie. Anche D’Alessandro conferma il buono stato di forma dimostrato con la Lazio, in particolare nella prima mezz’ora. Nel secondo tempo fatica, ma tutte le azioni degne di nota nascono dal suo lato. Come lui, parte forte anche il Papu Gomez, andando vicino al gol con un pallonetto mal calibrato. Nel secondo tempo si spengono via via che passano i minuti, causando il caldo di tutta l’Atalanta.