Sassuolo: Lirola, l’oro della Juventus in mani neroverdi

Sassuolo: Lirola, l’oro della Juventus in mani neroverdi

SASSUOLO, LIROLA – Il dopo-Vrsaljko può spaventare, in casa Sassuolo. Il terzino croato, ormai giocatore di caratura internazionale giustamente ceduto ad una big europea come l’Atletico Madrid, ha lasciato un vuoto sulla fascia destra difensiva difficilmente colmabile con un altro al suo livello, sia per ragioni di costi che di prospettive. Gli emiliani non possono permettersi spese folli per giocatori di prima fascia, non permettendolo soprattutto il tetto ingaggi, così hanno deciso di puntare su una via di mezzo tra esperienza e gioventù.

In realtà sembra solo una questione di tempo perchè la seconda prenda il predominio sulla prima. Non ce ne voglia l’ottimo Gazzola, ma il potenziale di Pol Mikel Lirola Kosok sembra al momento garantire un immediato futuro più roseo di quanto si possa pensare. Il talento classe 1997 è un prodotto del vivaio dell’Espanyol e a soli diciassette anni ha attirato le attenzioni delle grandissime d’Europa, Barcellona compreso; a spuntarla è stata però la Juventus, sborsando mezzo milione di Euro ai catalani.

La crescita sotto la gestione Fabio Grosso nella Primavera ha fruttato non solo vittorie a livello giovanile, ma anche soprattutto una crescita costante dal punto di vista tattico. Se infatti le doti tecniche di spinta e contributo alla manovra offensiva sono delle caratteristiche intrinseche del giocatore, lo sono meno l’attitudine alle diagonali e al posizionamento, aspetti migliorati notevolmente nel corso degli anni, fino al momento tanto atteso: la possibilità di testarli al piano di sopra, non più nelle giovanili ma da pro.

Sassuolo è per Lirola il posto migliore per crescere: l’organizzazione, le strutture e l’etica del lavoro giocano a favore della piazza neroverde in quanto preferenza dei giovani, come dimostrato anche da Timo Letschert, il quale ha scelto la società del presidente Squinzi, ponendola davanti ad altre destinazioni. Per lo spagnolo hanno aiutato anche gli ottimi rapporti tra le due dirigenze, le quali si sono accordate sulla base di un prestito biennale con diritto di riscatto (4 milioni) e contro-riscatto (6 milioni). Insomma, tra tre anni la Juventus, al costo di due milioni, si riprenderebbe il proprio terzino con l’idea di trovarlo in uno stato maturo.

Ad oggi comunque definire nel breve una tempistica chiara, entro la quale si concluderà l’integrazione nella nuova squadra del classe ’97, potrebbe apparire avventato, ma esiste buona probabilità che entro dicembre sarà un quasi intoccabile della formazione titolare. Lo snodo chiave è lo stesso sopra citato, quella straordinaria attitudine offensiva che lo ha posto sotto i riflettori nel campionato primavera.

Esemplificando, la sfida di andata contro il Lucerna ha fornito in diverse circostanze una prova dell’importanza dei tagli alle spalle dell’avversario da parte degli esterni bassi: Gazzola si è procurato in quel modo il rigore poi trasformato da Berardi. Quel tipo di lavoro può essere il pane quotidiano per Lirola, a patto che ovviamente migliori le proprie doti difensive: in un’intervista lo scorso anno spiegò come Lichtsteiner fosse il suo modello e come si ispirasse a lui per imparare quella fase. Ora è il momento di dimostrare quegli apprendimenti sul campo, misurando le proprie ambizioni nel campionato più difficile del mondo per un difensore.

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