
Vincere con l’Olanda era sicuramente fuori dalla portata per questa Italia, troppo discontinua e deludente nel corso delle prime due apparizioni. Non cambia granché anche contro le Oranje come non cambia il risultato finale: 3-0 per la ragazze di Guidetti che con ampio merito portano a casa l’intera posta in palio. Per le azzurre invece, un’eliminazione certificata dalla vittoria delle americane con la Serbia.
Bonitta ripropone lo stesso sestetto visto nei primi due match: Sylla e Del Core laterali, Guiggi e Chirichella al centro, Orro al palleggio, Egonu opposta. Inizio da brivido per le azzurre che soccombono alle più esperte olandesi, trascinate da una Sloetjes in stato di grazia. Dal 10-5 per l’Olanda, l’Italia prova a risalire arrivando sino al -1, ma una pessima ricezione che ha tra le maggiori colpevoli De Gennaro e Sylla e una scarsa reattività al muro, fanno scappare nuovamente le avversarie che chiudono sul 25-21.
Nel secondo set, c’è subito l’ingresso di Ortolani per Sylla che dà qualcosina di più in fase di attacco, ma la stessa scarsa efficienza in ricezione. Arancioni che allungano, ma poi una veemente reazione dell’Italia, guidata dalla solita Paola Egonu e da una Chirichella ritrovata porta per la prima volta le azzurre in vantaggio sul 13-12. Si tratta però di un fuoco di paglia perché le ragazze di Guidetti, proprio nei momenti di maggior difficoltà, riescono a rimanere compatte e, complice anche degli errori troppo leziosi delle nostre ragazze, ritrovano un vantaggio e lo mantengono sino al 25-20 finale.
Terzo set sulla stessa scia del secondo. Olanda che si porta prepotentemente avanti, Italia che si rifa sotto e si riporta sul +2, poi il blackout che spesso accompagna le nostre ragazze. Ricezioni pessime, spesso elementari che rendono tutto più facile alle olandesi che vincono set e match sul 25-20. Un’esperienza assolutamente da dimenticare per le ragazze di coach Bonitta.