Hamilton 192, Rosberg 186, Ricciardo 115, Raikkonen 114, Vettel 110. La lotta Mondiale della Ferrari sembra essere finita già a metà stagione. Una classifica che parla da sola e che, come da due anni a questa parte, vede il dominio della Mercedes, vincitrice fin qui di 10 Gran Premi su 11.
Unica eccezione a questo dominio la prima vittoria in Formula 1 di Max Verstappen in Spagna, con le due Ferrari di Raikkonen e Vettel dietro al secondo e terzo posto sul podio. Una gara che aveva visto al via il suicidio Mercedes e il fatto che il migliore weekend stagionale della Rossa – in termini di punti collezionati – sia arrivato da gentile concessione degli avversari la dice lunga.
I numeri sono eloquenti: il distacco di Raikkonen dal leader del Mondiale Hamilton è di ben 78 punti, con in mezzo ovviamente l’altra Mercedes di Rosberg e addirittura la Red Bull di Ricciardo. E qui si aprono due considerazioni: la prima riguarda la fin qui deludente stagione di Sebastian Vettel mentre la seconda la rinascita della Red Bull.
#FP2 ending with #Seb5 P3 1:16.208 and #Kimi7 P6 1:16.512, Mercs on top #GermanGP #redseason pic.twitter.com/vprPqtfqmE
— Scuderia Ferrari (@ScuderiaFerrari) 29 luglio 2016
Da quando l’anno scorso è arrivato in Ferrari Seb è stato da subito considerato il primo pilota, anche se non esplicitamente. Le vittorie in Malesia e in Ungheria nella prima metà di stagione avevano lasciato intuire un progetto di crescita che avrebbe portato la Ferrari a lottare per il Mondiale 2016, sulle ali dell’entusiasmo dato dall’accostamento di Vettel a Michael Schumacher, una vera leggenda a Maranello. Le esultanze dopo le vittorie e i team radio spettacolari del 4 volte Campione del Mondo con la Red Bull facevano sognare i tifosi della Rossa.
E invece quest’anno Seb si ritrova dietro il suo compagno di squadra Raikkonen, anche se solo di quattro punti. Cinque sono i podi conquistati da Vettel (tre volte secondo e due volte terzo) contro i quattro del finlandese (due volte secondo e due volte terzo), il quale però è stato più costante nell’andare a punti fuori dal podio. Se ci mettiamo anche i ritiri in casa Ferrari hanno un bel credito con la fortuna.
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La seconda considerazione riguarda invece il team in generale. A inizio stagione sia Arrivabene che Marchionne si erano sbilanciati sul diktat “lotta Mondiale”, obiettivo che però molto difficilmente verrà raggiunto dalla Ferrari, che quest’anno ha visto tornare in carreggiata una Red Bull rigenerata dall’arrivo del baby prodigio Max Verstappen. Dal poter dare fastidio alle Frecce d’Argento la Ferrari è scesa a doversi guardare dall’arrivo della Red Bull, fino a qualche mese fa occupata dalla questione motori con la Renault.
Insomma, cosa fare per far sognare davvero i tifosi? Come colmare un gap così enorme con la Mercedes, con il rischio di veder scappare via anche la Red Bull? Sono queste le domande che stanno circolando nel box Ferrari e che sicuramente stanno facendo impensierire Marchionne. La “Rivoluzione Arrivabene” sembra essersi fermata allo scorso anno, così come l’entusiasmo di Sebastian Vettel, visibilmente più pensieroso nel corso di questa prima metà di stagione. La speranza dei tifosi è quella di poter rivedere presto una Ferrari davvero competitiva e in grado di salire sul gradino più alto del podio. Mercedes permettendo.