
Dopo la lunga e infruttuosa querelle con la FIBA, l’Eurolega è pronta a riproporre per la prossima stagione la competizione più affascinante del panorama europeo a partire dal 13 ottobre, con un format tutto nuovo. La grande novità sarà infatti rappresentata dal girone unico a 16 squadre, che si affronteranno in doppie sfide di andata e ritorno, per un totale di 30 partite. I migliori 8 team della regular season accederanno ai playoff; le 4 squadre superstiti si guadagneranno un posto per le Final Four in programma dal 19 al 21 maggio, in sede ancora da definire (probabilmente Belgrado).
Una curiosità è legata al fatto che il calendario del girone di RS è “asimmetrico”: la sequenza delle partite di ritorno non seguirà per forza quella delle partite di andata, cosa che dovrebbe rendere la competizione ancora più indecisa ed accattivante.
Le favorite d’obbligo sono le solite note: i campioni uscenti del Cska Mosca, i vincitori del campionato spagnolo del Real Madrid e il Fenerbahce del nostro Gigi Datome. Attenzione però alle insidie Olympiacos e Maccabi Tel Aviv, desiderose di rifarsi dopo la deludente campagna europea dello scorso anno.
L’unica rappresentate italiana in Eurolega sarà l’Olimpia Milano, che ha ottenuto la wild card permanente per la partecipazione: appare però impresa per nulla semplice qualificarsi ai playoff, soprattutto dopo l’entrata in vigore del girone unico. L’EA7, che debutterà il 13 ottobre al Forum contro gli israeliani del Maccabi Tel Aviv, è alla ricerca di un titolo europeo che manca dalla conquista della Coppa Korac del 1993.
In questo senso, la società è tra le più attive sul mercato: se da una parte le firme dei giovani Pascolo, Abass e Fontecchio rappresentano un’incognita dal punto di vista del loro impatto europeo, gli acquisti di Zoran Dragic e Miroslav Raduljica, ex giocatori NBA e con grande esperienza in Eurolega, insieme alle conferme di capitan Gentile, Sanders, Simon, Kalnietis e Macvan, certificano la voglia della società di fare strada nella più importante coppa continentale. La squadra di coach Jasmin Repesa è reduce da avventure europee piuttosto deludenti, ma punta a invertire la tendenza in una competizione che, proprio per la sua difficoltà, potrebbe esaltare le qualità di un roster tra i più forti degli ultimi anni.