La terza prova stagionale della Coppa del mondo Boulder ha confermato la tendenza evidenziata dai primi due episodi. A Chongqing, Akiyo Noguchi vince ed ipoteca il suo secondo titolo consecutivo. Nella categoria maschile regna l’incertezza: questa volta la spunta il canadese Sean McColl.
Doveva essere per diversi motivi una gara decisiva, ed in parte si è rivelata tale. La terza prova di Coppa del mondo Boulder andata in scena a Chongqing, Cina, ha delineato con maggiore chiarezza la situazione, diametralmente opposta, di entrambe le categorie. Le tendenze evidenziate dai primi due episodi di Coppa del mondo sono state confermate: titolo quasi assegnato in campo femminile, equilibrio ed incertezza totale in campo maschile.
Dominio giapponese nella gara femminile: tre atlete fra le prime quattro classificate. Per la campionessa in carica Akiyo Noguchi, a causa delle assenze e delle defezioni di gran parte delle atlete favorite, la gara di Chongqing si presentava come l’occasione perfetta per piazzare il match ball mondiale e chiudere con grande anticipo i discorsi. La sua mano non ha tremato ed ha saputo sfruttare in pieno l’opportunità. Le altre atlete non sono mai riuscite minimamente ad impensierirla e la Noguchi ha vinto con agevolezza la gara. È la sua prima affermazione stagionale, dopo i secondi posti di Toronto e Vail. Tanto basta per mettere una serissima ipoteca sulla vittoria finale. La giapponese guida ora la classifica generale con un vantaggio enorme (quasi 100 punti) sulla seconda e già nel prossimo weekend cinese potrebbe festeggiare il secondo titolo Boulder consecutivo. Tornando alla gara di Chongqing, il secondo posto è andato all’altra giapponese Miho Nonaka, atleta giovanissima (18 anni) e sempre più in ascesa. Terza la britannica Shauna Coxsey. Il podio cinese rispecchia anche le prime tre posizioni della classifica generale. Completano la classifica della finale il quarto posto della giapponese Aya Onoe, il quinto della tedesca Monika Retschy ed il sesto della coreana Sa Sol.
Completamente differente la situazione nella categoria maschile in cui l’incertezza ed i colpi di scena si susseguono ad ogni gara. Per l’ennesima volta abbiamo assistito ad una finale inedita da cui si sono trovati clamorosamente esclusi i primi due climbers della classifica generale: l’americano Nathaniel Coleman ed il ceco Adam Ondra. A spuntarla su tutti è stato il sempre temibile Sean McColl. Il canadese torna a vincere una gara di Coppa del mondo Boulder dopo più di due anni. Due sorprese venute da oriente a fargli compagnia sul podio: il giovane coreano Jongwon Chon, secondo, ed il giapponese Tsukuru Hori. Medaglia di legno per il forte climber tedesco Jan Hojer. Completano la graduatoria Jeremy Bonder (5°), il sorprendente polacco Andrzej Mecherzynski-Wiktor (6°) e l’esperto russo Rustam Gelmanov (7°). Sean McColl con questo successo si rilancia fortemente in classifica, agguantando il terzo posto ad una sola lunghezza di distanza da Ondra, secondo, e sette da Coleman, primo. Con ben otto atleti racchiusi in appena 50 punti – dai 176 di Coleman (1°) ai 122 di Bonder (8°) – possiamo dire che in campo maschile il bello deve ancora venire.
Per quanto riguarda gli italiani in gara, giunge ancora in semifinale Michael Piccolruaz che chiude in 17^ posizione. Si conferma, invece, in parabola discendente il bronzo europeo Stefan Scarperi: a Chongqing viene eliminato nel primo turno di qualificazione e chiude ventinovesimo.
Non c’è tempo di rifiatare. La serratissima stagione della Coppa del mondo Boulder vede fissato il suo quarto atto già nel prossimo weekend, il 26-27 giugno. Si rimane in Cina ma ci si sposta sulla costa, nell’estremo levante cinese.