Le novità viste nella giornata di test che ha seguito il GP di Catalunya per la classe regina del Motomondiale non hanno riguardato solo le varie componenti, i set-up o le gomme, a fare il suo esordio è stato anche un misterioso prototipo targato Kawasaki.
Al contrario di quanto si possa pensare, questa non è la prima apparizione della “creatura misteriosa”. Il prototipo, realizzato dai tecnici di Akira e spinto dal propulsore potenziato della ZX-10R, aveva fatto la sua comparsa già a gennaio in quel di Jerez ed anche l’estate scorsa sempre al Montmelò. A guidarla, allora come oggi, è stato il pilota svizzero della Moto2 Dominique Aegerter.
Secondo il pilota alla base del progetto ci sarebbe Akira, partner tecnico della Kawasaki che si è occupato negli anni dello sviluppo del motore della ZX-10R per la SBK, non direttamente il Kawasaki Racing Team, anche se l’intento della casa giapponese di ritornare in MotoGP sembra chiaro:
“Ho solo chiesto di partecipare a questo test – dichiara Aegerter – Penso che andranno avanti con gli allenamenti durante l’anno e spero di continuare la mia collaborazione con loro”.
La moto è ancora “spoglia” dell’elettronica necessaria e ha montato gomme Michelin, ma lo svizzero è rimasto comunque impressionato in maniera positiva dalla potenza che è in grado di esprimere in pista. I tempi sono però ancora lontani anni luce dalle MotoGP:
“La potenza è piuttosto impressionante, dato che non girava dallo scorso inverno. A dire il vero, non avevamo le gomme giuste per assicurare il grip necessario, ma abbiamo provato diversi tracciati per migliorare questo aspetto e continuiamo a lavorarci. Il team ha cercato di perfezionare l’assetto e siamo riusciti ad abbassare un po’ i tempi, ma sono ancora abbastanza lenti rispetto a quelli della MotoGP“.
Quella scesa in pista non è altro che un’evoluzione della Kawasaki CRT utilizzata dal Team Avintia nel 2014, che lo scorso gennaio aveva utilizzato freni in carbonio e la carenatura della ZX-RR del 2008, ultimo prototipo realizzato da Kawasaki per la classe regina.
Da ora in poi molti più occhi saranno puntati su quello che sembra essere il primo passo verso un altro gradito ritorno in MotoGP.